Considerati i precedenti tra Huawei e USA, la società cinese ha già predisposto un piano B nel caso in cui gli Stati Uniti dovessero bandire l’export di prodotti americani verso la Cina, come Android e Windows. Ritrovarsi senza sistema operativo nei propri dispositivi non è certamente una situazione piacevole. Per questo Huawei ha creato il proprio OS.
L’OS “airbag”
“Per sicurezza, abbiamo sviluppato il nostro sistema operativo . Se il famoso ban dovesse succedere, saremo pronti con questo piano B.”
Così Richard Yu, Huawei executive, ha espresso la sua idea in una intervista a Die Welt. Huawei ha dunque preparato un’alternativa ad Android dopo 7 anni di sviluppo, ossia da quando gli USA hanno cominciato a investigare su Huawei e ZTE. Nel 2016, lo sviluppo era ancora in corso.
L’annuncio è arrivato in seguito alle più recenti battaglie legali con gli Stati Uniti, non solo sul fronte Meng Wanzhou ma anche riguardo al ban delle tecnologie cinesi. Yu ha anche dichiarato che Huawei preferirebbe lavorare ancora con Google e Microsoft, però è sempre meglio avere ulteriori sicurezze per emergenze come questa.
Un altro problema si presenterebbe in particolare nei computer, poiché oltre all’OS servirebbero nuovi fornitori di processori. Senza Intel e Qualcomm, del resto, a parte MediaTek – alternativa utile solo per dispositivi di fascia bassa – non ci sono altri buoni partners. Per questo, Huawei potrebbe iniziare a breve la progettazione e produzione di nuovi ed esclusivi processori per laptop.
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