#CommodoreHollywood – La rubrica sui fatti più curiosi del cinema
Bentornati nella rubrica #CommodoreHollywood, in cui vi proporremo fatti curiosi riguardanti il mondo del cinema.
Detto questo… iniziamo:
The Mask…il cinecomic.
Che ci crediate o meno, questo film è un cinecomic a tutti gli effetti.
Il personaggio de “La Maschera” è comparso per la prima volta in una serie a fumetti del 1989 pubblicata dalla Dark Horse (quella che pubblica anche Hellboy, per intenderci).
Questo fumetto, però, ha ben poco di umoristico. Stanley Ipkiss è infatti un paranoico depresso che, una volta indossata la maschera, diventa un criminale stile Joker: violento, spietato e sadico… Non esattamente il tipo di personaggio adatto a un film per famiglie.
Il sequel… che non ci fu.
Nonostante il successo strabiliante del film e il desiderio della produzione di realizzare un seguito, questo non arrivò mai.
Il motivo? Ace Ventura – Missione Africa.
Questo sequel della fortunata serie di film sull’acchiappa animali, infatti, fece capire a Jim Carrey che non c’era nulla di stimolante nel tornare nei panni di un personaggio già interpretato in passato.
Carrey rifiutò, nonostante l’offerta di 10 milioni, e il seguito non venne alla luce. Né allora, né mai.
Il che è meglio così.
Un concorso… inutile.
E visto che si parla del sequel mai creato… Nintendo Power una volta indisse un concorso per partecipare a questo sequel come cameo.
Ovviamente aveva dato per scontato che il film sarebbe stato realizzato… errore fatale.
Questo caso fu talmente celebre da venire addirittura menzionato in un episodio dell’Angry Video Game Nerd mentre parlava di Nintendo Power, lasciando però la domanda: e il vincitore?
Anche a questo c’è la rivelazione: Nathan Runk, il vincitore in questione, rivelò che, il 4 novembre 1996, una lettera di scuse gli comunicò che il progetto era stato cancellato. In compenso ricevette una felpa del cast ufficiale, dei giochi per il Super Nintendo e 5000 dollari.
Una magra consolazione.
Un doppiaggio… ambiguo.
No, nel doppiaggio italiano NON viene detto “spumeggiante”.
La frase tormentone che Jim Carrey ripete nel film è “Smokin”, mentre quella che dice il doppiatore Pino Quartullo è “sfumeggiante“.
Una convinzione comune che ha tratto in inganno parecchie persone che hanno visto il film in italiano.
Un talento… peculiare.
Jim Carrey, assieme all’altra leggenda della commedia anni ’90 Robin Williams, improvvisava tantissimo durante le riprese, tant’è che ci fu molto materiale da limare e tagliare.
Tra quello che è rimasto ci sono alcuni siparietti con lui e il cane Milo, oltre alla famosa scena dei palloncini, in cui tira fuori un preservativo e dice: “Ops, ho sbagliato tasca!”.
Inoltre volle tenere la dentiera, che inizialmente doveva essere utilizzata per dei momenti dove non parlava, ma che tenne per rendere più grottesco e comico il personaggio.
In più, nonostante furono stati stanziati parecchi soldi negli effetti speciali, molti di questi non furono necessari per via della mimica gommosa ed elastica di Jim Carrey. (Citando il suo personaggio di “Bugiardo, Bugiardo”: ehi, c’è gente che ci campa alla grande con le smorfie!)
Un film… proficuo.
Oltre il successo del botteghino, il film garantì un successo anche di alcuni tie-in.
Primo fra tutti, il videogioco per Super Nintendo del 1995 (che faceva parte del bundle di giochi regalati al vincitore del concorso accennato poco sopra), un ottimo platform action che è entrato nel cuore di molti videogiocatori.
E poi anche il cartone animato, trasmesso in Italia su Canale 5 all’interno di Bim Bum Bam nel 1996, con tanto di sigla di Cristina D’Avena. 54 episodi in tre stagioni con un crossover con Ace Ventura (potete indovinare il perché).
Decisamente un ottimo risultato per il film.
Un titolo… fortunato.
Chuck Russell, regista di questo film, ha uno stranissimo curriculum.
Prima di tutto, è l’unico film comico della sua filmografia. Ma quello che sorprende è cosa è successo dopo. Il caro Russel, dopo questo film, ha infatti segnato una sequela di film terribili: un deludente film d’azione (L’eliminatore), un pessimo thriller (La Mossa del Diavolo), un terribile spin-off (Il Re Scorpione) e un trito e ritrito film d’azione (Io Sono Vendetta).
Forse la maschera di Loki gli ha portato sfortuna?
Una bellezza… incredibile.
E “incredibile” è la parola chiave perché, ai tempi, nessuno della produzione credeva in Cameron Diaz.
L’attrice californiana ha dovuto fare provini su provini per la parte, ma alla fine, dopo 12 provini, riuscì a ottenere il ruolo e venne chiamata per la conferma… una settimana prima delle riprese.
In lizza per il ruolo c’erano anche altre attrici, quali Anna Nicole Smith e Vanessa L. Williams, ma l’esito della storia insegna che chi la dura la vince.
E la scelta di Cameron Diaz come Tina fu semplicemente perfetta.
Per questa puntata è tutto, ci vediamo al prossimo appuntamento di #CommodoreHollywood!
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