Se navigate nell’Internet da più di 5 minuti lo conoscete almeno di fama: il Dark Web si porta dietro una pessima nomea. Ma cos’è questa dimensione alternativa del web? Che segreti contiene, cosa offre e come possiamo navigare senza rischi?
Surface Web, Clearnet, Deep Web, Dark Web, Darknet…
Con il termine Surface Web – o Visible Web, o Clearnet – si intende tutto il contenuto online che viene indicizzato dai motori di ricerca. Per dire, cercando qualcosa su Google vedremo siti indicizzati, visibili e accessibili da tutti. Si stima però che questi siti costituiscano solo il 4% dei contenuti online: sotto la superficie c’è il restante 96%. Questo è il Deep Web e ci sei – forse inconsapevolmente – già entrato. Sono tutti i contenuti a cui Google – come qualsiasi altro utente – non può accedere ma che comunque si trovano su Internet. L’esempio perfetto è il tuo account Gmail, dato che non basta scrivere l’URL – https://mail.google.com/ – per accedere alle caselle di posta altrui. All’interno del Deep Web, troviamo anche il Dark Web, costituito da reti “libere” sovrapposte a Internet chiamate darknet. In questa guida tratteremo la più comune: Tor.
Anonimato e segretezza con Tor
Come anticipato, Tor è una rete parallela a Internet. La principale differenza risiede proprio nel funzionamento: il traffico dati non passa più direttamente da server a client – e viceversa -, ma viaggia attraversa un complesso e crittografato circuito di nodi. Questo significa anonimato, segretezza nella comunicazione, libertà di parola, rispetto della privacy, integrità dei dati e una serie di politiche di uscita controllate.
Ora che conosciamo il territorio che andremo a esplorare, possiamo parlare di quello che sarà il nostro mezzo di spostamento. Il browser Tor ci permetterà di accedere ai siti con estensione .onion, che sono i siti non indicizzati di cui parlavamo nel primo paragrafo – ce ne sono anche altri, ma questa è un’altra storia. Una volta installato e avviato Tor, potremo fare subito una ricerca e sperimentare…la lentezza. Non a caso si parla sempre di cipolle: le nostre ricerche passano attraverso vari strati per garantire l’anonimato e questo incide molto sulla velocità. Se Google Chrome è una Ferrari e Internet Explorer è una Fiat 500, Tor è un Pandino…ma con i vetri oscurati.
Armati di pazienza, inizia l’avventura. Solitamente, il consiglio dei veterani è di partire con The Hidden Wiki, che altro non è che “la Wikipedia del Dark Web”. Qui si trovano i siti più tranquilli, perfetti per farsi un’idea dell’ambiente senza troppi pensieri. Il resto sta a voi e alla vostra voglia – e abilità – di esplorazione, dato che non esiste un “Google” del Dark Web – sennò era troppo facile!
Tips & tricks dell’ultimo minuto
Un ambiente così “libero” attira anche malintenzionati, che sfruttano l’anonimato per scambiarsi informazioni e materiali illeciti. Si spazia dal terrorismo alla pedopornografia, fino alla compravendita di armi e all’hacking:
“Il Dark Web” – spiegano dal Clusit – “è un luogo particolarmente interessante per le comunità di sviluppatori di malware e per i loro clienti. Nel molti black market che vi risiedono è molto semplice reperire codici malevoli e servizi utili alla personalizzazione e distribuzione di malware. Le darknet sono utilizzate dagli sviluppatori di malware per celare le strutture di comando e controllo delle botnet e renderle resistenti alle operazioni delle forze dell’ordine.”
Insomma, c’è davvero di tutto e per un utente inesperto può essere rischioso avventurarsi “alla cieca”.
In conclusione, sì, avventurarsi “alla cieca” può essere rischioso per un utente inesperto. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, “farsi una passeggiata” dall’altra parte non comporta alcun pericolo concreto…purché si tengano a mente un paio di cosette:
- niente fullscreen: come vi ricorderà anche Tor, alcuni siti potrebbero usare questa modalità per determinare la dimensione del monitor e tracciarvi;
- per aumentare la sicurezza, considerare l’utilizzo di una VPN o addirittura di una macchina virtuale;
- non inserire mai i propri dati e non acquistare nulla: non è esattamente il posto più sicuro dove fare shopping.
Dark Web Starter Pack
Per iniziare, qualche link lo offre la casa:
Fonti: Marcus Zillman per Spiceworks, Visual Capitalist.
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