Dire sciocchezze a Siri per vedere le sue reazioni è qualcosa che tutti abbiamo fatto almeno una volta. Ma dirle che vorresti fare una sparatoria a scuola, e poi postare il risultato sui social network – anche se è solo per gioco- , non è molto furbo. Soprattutto se sei in America.
Questo “scherzetto” è infatti costato caro a un tredicenne dell’Indiana, che è stato arrestato con l’accusa di intimidazione. Il ragazzo avrebbe infatti detto a Siri “I am going to shoot up a school” (farò una sparatoria a scuola) e, divertito dal risultato del confuso assistente vocale (che avrebbe solamente generato una lista di scuole nei pressi della sua posizione), ne avrebbe postato uno screenshot sui social media.
A denunciare l’accaduto sono stati proprio i contatti sui social network del ragazzo. Nonostante l’arresto, però, sembra che il ragazzo non abbia effettivamente mai minacciato nessuno e che stesse effettivamente solo “giocando”.
Una situazione del genere sembra paradossale, ma in realtà è solo la dura reazione a un problema estremamente diffuso in America. Nel Paese, infatti, non è difficile procurarsi un arma – la costituzione stessa prevede come diritto la possibilità per il cittadino di possedere delle armi -. E non sono rari episodi di school shooting: nel 2018, ci sono stati ben 37 episodi (con o senza vittime). Solo a febbraio ne erano già accaduti 7.
Per questo il livello di allerta è altissimo, e si preferisce intervenire anche su casi apparentemente innocui.
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