Qualcuno salvi Shinji
Che Netflix ci abbia deluso nel corso del tempo non è una novità. Tra scelte di mercato esageratamente politically correct e storpiature varie nei riadattamenti il pubblico è molto stizzito nei confronti del colosso dello streaming legale.
Ma a questo punto cosa succederebbe se venisse anche messo a repentaglio l’anime più famoso al mondo? Cosa potrebbe succedere se Neon Genesis Evangelion venisse ridoppiato secondo i canoni pressapochisti di Netflix?
E no, non stiamo facendo il giochino tipico di Facebook: Prendete un film, una serie o un fumetto e cambiate i protagonisti utilizzando i “canoni di Netflix“.
Qui si parla di una terribile realtà!
Da giorni diverse indiscrezioni si susseguono sul web, indicando la volontà di Netflix di ridoppiare Neon Genesis Evangelion. L’accordo con lo studio Khara (l’attuale detentore dei diritti del celebre anime) è avvenuto per tutti gli Stati del Mondo.
Immaginate, dunque, doversi mettere d’accordo con tutte le varie compagnie che nel corso degli anni hanno lavorato ai vari adattamenti dell’anime: infattibile se non impossibile visto che per Aprile tutto deve essere pronto.
Per questo motivo il ridoppiaggio è certo.
L’adattamento italiano
Ma chi si occuperà dell’adattamento in Italia? Chi sarà il Direttore del Doppiaggio?
Negli anni ’90 alla guida per i primi 10 episodi vi fu Fabrizio Mazzotta succeduto poi da Gualtiero Cannarsi.
A quanto pare potrebbe essere quest’ultimo il nome selezionato da Netflix per la guida della nuova edizione di Neon Genesis Evangelion.
Molti di voi potrebbero contestare che, in effetti, il primo adattamento fu ottimo. Nessuno sta contestando ciò ma le perplessità nascono da due fattori: il primo è su come si sia evoluto il modus operandi di chi se ne occupa.
Nel forum Pluschan, tanto per farvi preoccupare un po’, Shito (nickname di Gualtiero Cannarsi) ha affermato che gli Angeli non andrebbero chiamati così… MA APOSTOLI.
La seconda perplessità è che, da ciò che traspare dai suoi più recenti adattamenti, Cannarsi sembra sempre meno interessato a come le sue traduzioni suonano in italiano. Si attiene sempre alla traduzione letterale preferendo mantenere verbi obsoleti e costruzioni della frase bizzarre piuttosto che ricostruire il tutto secondo un italiano moderno. Non è un caso che in tanti si siano lamentati dei nuovi doppiaggi dei film Ghibli, ormai caratterizzati da un linguaggio a tutti i costi buffo e desueto. Può starci ne “La Storia della Principessa Splendente” o ne “La Città Incantata” , che hanno un certo tipo di ambientazione, ma che in “Una tomba delle Lucciole” Seita dica “Stupido d’un papino!” non ha senso per il contesto del racconto. O ancora peggio il famoso “Dio Bestia” della Principessa Mononoke dove i genitori, scena estremamente ilare al momento, dicevano ai bimbi al cinema di non ripetere quella parola!
La risposta della community italiana
Le critiche non si sono fatte attendere, la bacheca di Netflix Italia ospita al momento un post che ha raccolto le critiche, argomentate e non, di molti utenti.
Proprio riguardo alle critiche argomentate abbiamo qui il punto di vista di AMI
I ragazzi di Distopia Evangelion, fonte da cui estraiamo questo articolo, ci hanno fornito tante altre motivazioni al riguardo per cui non ci sentiamo di dire che sia implausibile questa possibilità. Ovviamente fateci sapere cosa ne pensate di ciò.
Cosa si potrebbe fare per evitare questa disfatta? Seguiteci per avere altre informazioni!
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