Nel trailer di “Avengers: Endgame” è presente anche Groot?
Da quando è stato rilasciato, il trailer di Avengers: Endgame è sotto la lente d’ingrandimento di moltissimi fan, con la speranza che il breve filmato possa raccontare più di quello che si può notare a primo impatto.
Scena per scena, frame dopo frame, sono moltissimi i fanatici che stanno passando al setaccio il trailer del quarto capitolo cinematografico sugli eroi più potenti della terra. E i risultati iniziano ad arrivare in rete.
Se guardiamo in modo più dettagliato il frame della scena in cui Tony guarda lo spazio all’interno di una navicella, si può infatti notare una sagoma sospetta in alto a sinistra.
Sul web si sta ipotizzando che la sagoma possa essere quella di Groot, che però è stato polverizzato nel finale di Infinity War insieme al 50% della popolazione dell’universo.
Ma se quella sagoma appartenesse realmente al rametto alieno? È possibile che Groot si sia salvato dalla Decimazione?
Il frame.
Vediamo insieme le teorie più disparate che il web sta partorendo.
La prima ipotesi è che la scena sia ambientata dopo un probabile salvataggio di tutte le vittime dello schiocco.
Secondo noi questo non avrebbe molto senso poiché, dando per scontato che tutte le vittime si rigenereranno nel punto in cui sono scomparse, Groot dovrebbe riapparire nel Wakanda. Decisamente molto lontano da Titano.
Un’altra ipotesi suggerisce che Groot possa “tornare in vita” grazie allo Stormbreaker. Non dimentichiamoci che la nuova e potentissima arma di Thor ha come manico un pezzo di Groot. E se potesse germogliare un’altra volta, come già abbiamo visto dopo il primo Guardiani della Galassia?
Potrebbe, ma questo non spiega perché mini Groot sia nella navicella che sta riportando Tony Stark sulla terra.
Ma allora è veramente Groot?
La risposta a questa teoria, secondo il nostro modestissimo parere, è no. Groot è davvero scomparso in seguito allo schiocco di Thanos e probabilmente non lo vedremo per gran parte della pellicola.
Il web questa volta ha preso un granchio, confondendo alcuni pezzi dell’astronave con la sagoma, effettivamente somigliante, del piccolo albero alieno.
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