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Starbucks, le reti Wi-Fi gratuite bloccheranno i siti porno

Dopo anni di critiche nei confronti di Starbucks per la gestione delle reti Wi-Fi gratuite, la compagnia americana ha finalmente deciso di agire per zittirle. Come? Introducendo dei filtri per bloccare i siti porno o contenenti materiale esplicito/illegale.

Per quanto il fenomeno sia raro nei punti vendita americani, è stato considerato necessario provvedere a questo problema. I test sono già stati avviati da mesi, ma nessuna informazione riguardo a essi o al funzionamento dei filtri è stata rilasciata.

Starbucks sotto pressione

Starbucks non è però la prima compagnia a installarli nelle proprie reti Wi-Fi: McDonald’s e Subway ci hanno già pensato nel 2016, sotto la pressione dell’organizzazione per la sicurezza informatica BI. Proteggere i consumatori da rischi o da contenuti inappropriati è difatti, secondo loro, un elemento fondamentale per il corretto funzionamento delle aziende.

Donna Rice Hughes, CEO di Enough Is Enough, ha anche avviato una petizione – firmata da più di 26,000 persone fino a ieri – per accelerare i tempi d’azione:

“By breaking its commitment, Starbucks is keeping the doors wide open for convicted sex offenders and others to fly under the radar from law enforcement and use free, public Wi-Fi services to access illegal child porn and hard-core pornography.”

I filtri dovrebbero giungere in tutti i punti vendita americani durante il 2019. Un provvedimento che, però, poteva essere preso già anni fa.

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Francesco Santin

Francesco Santin

Studente di Scienze Internazionali e Diplomatiche, ex telecronista di Esports, giocatore semi-professionista e amministratore di diversi siti e community per i quali ho svolto anche l'attività di editor e redattore.

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