L’interesse che Huawei vuole rivolgere verso l’evoluzione delle tecnologie e della sicurezza in rete si è manifestato già dal primo giorno dell’evento Huawei Eco-Connect Europe 2018 in corso a Roma, dove si intende spiegare perché sia necessario fare – come da slogan – un all-in in un futuro intelligente digitale.
Cybersecurity
Mercoledì il colosso di Shenzhen ha dichiarato, tramite il chairman Liang Hua, di avere in programma l’apertura di un centro europeo dedicato alla cybersicurezza, in particolare alla GDPR, a Bruxelles. Dedicarsi al rispetto dell’utente digitale, della sua privacy e della sua identità, secondo Liang, è un elemento chiave per la crescita economica europea e per un utilizzo maggiore delle nuove tecnologie.
La collaborazione con l’Europa è già stata avviata 18 anni fa, con la prima comparsa dell’azienda cinese nel continente, tramite molteplici istituti di ricerca ed open labs. Questa nuova iniziativa che legherebbe maggiormente Huawei alle istituzioni europee potrebbe però apparire una sfida lanciata agli Stati Uniti, i quali sono ben noti per l’abbandono della Net Neutrality e per i conflitti interni con la California al riguardo.
Il caso Cambridge Analytica, inoltre, costituisce un precedente che l’Unione Europea non vuole lasciare alla storia, anzi deve servire da monito per garantire ai cittadini la massima protezione delle loro informazioni. Da qui le possibili ragioni di un avvicinamento ad aziende affermate, esperte e dunque competenti nel settore come Huawei.
Huawei in Italia
Liang Hua però ha pensato anche all’Italia rinnovando la partnership tecnologica con Acea, compagnia attiva nello sviluppo di reti e servizi ambientali, idrici ed energetici, per promuovere la digitalizzazione e realizzare le smart cities. In particolare, a Roma verranno installate telecamere di ultima generazione per migliorare la sicurezza nel territorio, mentre da Cagliari partirà un piano d’azione dedicato a tutta la regione Sardegna per innovare e diffondere i servizi digitali in ogni settore, dalla salute ai trasporti.
Il CEO di Huawei Italia, Thomas Miao, ha affermato di voler massimizzare gli sforzi per riuscire a sfruttare pienamente le nuove tecnologie nel nostro Paese. Il memorandum d’intesa siglato oggi a Roma è un primo passo decisivo, un inizio verso il progresso digitale italiano con sguardo verso cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.
Se saranno gli impegni qui presi mantenuti, sarà da vedere; resta però da osservare e lodare il buon proposito della azienda cinese nel vecchio continente.
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