“I mostri del Cigeo”, così si fanno chiamare gli hacker che hanno attaccato Ingérop, una società francese che si occupa della costruzione di infrastrutture, tra le quali figurano centrali nucleari, carceri e linee ferroviarie.
L’avvertimento e l’attacco
Ingérop era all’opera per la costruzione di un deposito sotterraneo in cui sarebbero dovute essere stoccate le scorie radioattive prodotte dagli impianti nucleari della Francia (deposito chiamato appunto Cigeo).
Lo scopo del gruppo di hacker era quello di impedire la costruzione del deposito: inizialmente i dipendenti di Ingérop sono stati avvisati con delle email che richiedevano di bloccare il progetto. Non avendo ricevuto un riscontro positivo, “i mostri del Cigeo” sono passati all’attacco, rubando un’enorme mole di dati (ben 65GB) tra cui figuravano opere in fase di realizzazione in Francia, Germania, Spagna e Sud America. Tra i dati rubati erano presenti i progetti di carceri e centrali nucleari, con tanto di mappatura completa del luogo e dati dettagliati del sistema di sorveglianza. Le autorità hanno provveduto immediatamente a mettere offline tutta la documentazione rubata, che però è prontamente ricomparsa a settembre sulla rete Tor, utilizzata per navigare nel deep web in modo totalmente anonimo.
I pericoli
Capite bene che se questi documenti dovessero finire nelle mani sbagliate la situazione potrebbe essere potenzialmente pericolosa per la comunità: quello che si teme è che qualcuno possa utilizzare le informazioni rubate per pianificare attacchi terroristici o organizzare azioni di sabotaggio nelle infrastrutture coinvolte nel furto.
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