Molti registi blasonati stanno lavorando con Netflix e questa volta è il turno di Guillermo del Toro con un progetto alquanto peculiare
Guillermo del Toro torna alla regia, e questa volta lo fa per Netflix con un musical su Pinocchio.
Il Pinocchio di del Toro sarà sicuramente un prodotto fuori dagli schemi per diversi motivi. Il primo è il voler usare la tecnica della stop motion per animare la pellicola, cosa tanto anacronistica quanto affascinante. Il secondo motivo è sicuramente l’ambientazione: Guillermo del Toro, infatti, collocherà il film durante l’Italia degli anni ’30 in clima di regime fascista. L’ultimo motivo è che il film sarà un musical.
Guillermo del Toro ha così parlato di questo progetto:
“Nessuna forma d’arte ha influenzato la mia vita e il mio lavoro quanto l’animazione e nessun personaggio ha avuto un legame profondo con me quanto Pinocchio. Nella nostra storia, Pinocchio è un’anima innocente con un padre indifferente che si perde in un mondo che non può comprendere. Il nostro protagonista si imbarca in un viaggio straordinario che lo condurrà ad una profonda comprensione di suo padre e del mondo reale.
Ho da sempre voluto realizzare questo film. Sono estremamente grato a Netflix e al suo eccezionale team per questa opportunità unica nel suo genere, che mi permetterà di presentare la mia personale versione di questo strano burattino al pubblico di tutto il mondo”.
Pinocchio è una produzione di Guillermo del Toro assieme a The Jim Henson Company. Il comparto d’animazione sarà affidato alla ShadowMachine, diventata celebre per Bojack Horseman. A sceneggiare, insieme a Guillermo del Toro, ci sarà Patrick McHale. I pupazzi saranno costruiti da Mackinnon e Saunders, famosi per La Sposa Cadavere.
Il lungo legame tra Pinocchio e lo schermo
Pinocchio è da sempre una delle opere per bambini che più è stata usata sulla schermo. L’opera di Collodi, infatti, parte dal film poco fedele all’opera originale di casa Disney del 1940 che però ha conferito all’opera molta visibilità, è passato per la meravigliosa serie tv diretta da Comencini del 1972. Meno fortunata è stata l’esperienza di Benigni con il suo mega-kolossal rivelatosi un flop. Adesso è già in lavorazione il Pinocchio di Garrone che può annoverare nel cast Toni Servillo nei panni di Geppetto.
Oltre a queste pellicole ne ha ispirate tante altre tipo Humandroid o Pinocchio 3000 con ambientazioni futuristiche. Insomma, questo nuovo progetto di Guillermo del Toro promette bene e sicuramente la stop motion è l’ideale per rappresentare un burattino che sogna di diventare un bambino vero.
Commodoriani, cosa ne pensate di questo nuovo progetto di Guillermo del Toro? Credete possa fare un buon lavoro su un soggetto inflazionato come Pinocchio, magari riproducendo anche i tratti macabri dell’opera originale? Fatecelo sapere nei commenti.
Per rimanere informati sul mondo nerd, continuate a seguirci sul nostro sito DrCommodore.it e su Facebook, Instagram, Telegram, YouTube, Discord, Steam e Twitch.
