L’universo DC torna in veste LEGO, stavolta del tutto cattiva
Chiunque, almeno una volta nella vita, ha giocato coi leggendari mattoncini LEGO. Tra le idee più rivoluzionare sulla scena ludica dei giorni nostri, amati da grandi e piccini, questi coloratissimi blocchetti sono riusciti a permeare ogni medium dell’intrattenimento. Nell’ultimo ventennio, la branca videoludica di LEGO si è evoluta, e ad oggi si contano circa 50 titoli dedicati. Dal primissimo del 2006, ovvero Bionicle Heroes per Ps2, passando per le incarnazione di Star Wars, Harry Potter, Bat Man e Indiana Jones, arriviamo al titolo di cui parleremo oggi, ovvero LEGO DC Super-Villains. Come accaduto con l’ultimo capolavoro di Insomniac Games, Marvel’s Spider-Man – di cui vi proponiamo la nostra recensione – stavolta non si tratta di un semplice tie-in, bensì di un’opera del tutto nuova e originale. DC Super-Villains ci porta dal “lato oscuro della forza”, con una Suicide Squad più unita che mai. Senza indugiare oltre, iniziamo a parlare dell’ultima declinazione LEGO.
Chi è il cattivo adesso?!
Gotham City, Metropolis ed il manicomio di Arkham. In questi iconici luoghi dell’universo DC, si sviluppano le vicende narrate nel nuovissimo titolo sviluppato da Traveller Tales. La Justice League è impegnata a difendere le grandi città dall’attacco di Joker e la sua banda di malfattori. Nel frattempo, Lex Luthor riesce a fuggire dal carcere di massima sicurezza grazie all’aiuto di alcune vecchie conoscenze e una misteriosa recluta, ovvero il nostro personaggio. Proprio riguardo la creazione del personaggio, possiamo dire che ci sia una scelta tra le più ampie mai proposte in titoli della serie LEGO. Ogni mattoncino facente parte del nostro corpo può essere personalizzato a proprio piacimento, sfruttando parti giù esistenti o creandone di nuove, sia in forma che colore.
Tornando alla trama, i nostri paladini della giustizia sono in netta difficoltà nel fronteggiare un così alto numero di criminali, e quando stanno per essere sconfitti, ecco che fa la comparsa Il Sindacato della Giustizia. Si tratta della versione alternativa della Justice League, proveniente dall’universo della Terra-3. Tuttavia, le loro intenzioni non sono delle più nobili, e quando meno se lo aspettano, fanno scomparire la Lega della Giustizia, lasciando Gotham e Metropolis nelle mani dei super cattivi.
Tanti super cattivi, in uno schema che si ripete più volte
Questo è l’incipit narrativo di DC Super-Villains, dunque possiamo vedere come venga riproposto un classico sia dei fumetti che dei film, come abbiamo potuto vedere in Suicide Squad. Joker & Co. non sono più quelli da temere, bensì coloro che potranno restituire alla Terra i suoi beniamini. Si tratta del primo gioco della serie LEGO DC interamente dedicato ai più celebri criminali dei fumetti dell’omonima testata. Il Pinguino, l’Enigmista, Harley Quinn e Catwoman sono solo alcune delle nemesi presenti nel gioco; il roster di personaggi giocabili è il più grande mai creato in un titolo LEGO.
Per grande parte del gioco ci troveremo quindi a reclutare super cattivi, con uno schema narrativo che si ripete ciclicamente, senza particolari colpi di genio narrativi. Fuggi dal carcere in cui sei stato rinchiuso, torna al tuo covo, recluta nuovi componenti per la squadra di super criminali, affronta un membro del Sindacato della Giustizia o uno dei restanti supereroi della Terra. La trama risulta sì originale se rapportata ad albi e prodotti filmici, ma fin troppo piatta e con pochi episodi veramente memorabili.
Un vero peccato, visto l’alto potenziale racchiuso in delle premesse volte a proporre qualcosa che vada oltre i soliti tie-in di Batman e Star Wars. Insomma, traspare una scarsa volontà nello stravolgere la formula vincente fin ora proposta, senza la consapevolezza che a questo modo si riducono le buone idee a un “già visto”. Certo, stiamo parlando pur sempre di un titolo per famiglie, ma riteniamo che anche quell’ala dell’intrattenimento interattivo digitale debba essere rinnovata.
L’universo DC non è mai stato così LEGO
Come abbiamo precedentemente detto, le disavventure dei nostri super criminali preferiti, si svolgeranno nelle maggiori città dell’universo dei comics DC. Possiamo affermare senza se e senza ma che Gotham City, Metropolis e tutti gli altri punti d’interesse sono la miglior ambientazione LEGO mai proposta. Mappe verticali, luoghi chiusi e luoghi aperti, tutti con caratteristiche peculiari, tutti coloratissimi. Per DC Super-Villains infatti è stata messa a disposizione una mappa aperta, liberamente esplorabile tra una missione e l’altra, piena zeppa di sfide e collezionabili, di cui però parleremo dopo.
Dobbiamo anche sottolineare che di ogni luogo sono state rispettate le peculiarità, evidenziate in ogni serie a fumetti. Gotham è sempre cupa, tetra, con una solenne pioggia battente. Con la medesima fedeltà, le caserme di polizia sono sparse a ogni angolo della città. La patria di Batman è stata quindi fedelmente riprodotta in versione LEGO, come mai era stato fatto nei titoli precedenti dell’omonima branca.
Da Gotham a Metropolis, l’impiego delle mappe
Metropolis invece, a differenza della cittadina del Cavaliere Oscuro, è coloratissima, luminosa e avanzatissima a livello tecnologico. Lex Luthor è il beniamino della città e ne detiene il controllo in assenza dell’Uomo d’Acciaio. Non sarà difficile incontrare scienziati a bordo strada che ci chiederanno di contribuire allo sviluppo scientifico tramite dei test a cui verremo sottoposti. Anche le altre location sono coloratissime e riprodotte nel migliore dei modi, come la serra di Poison Ivy o il Tempio delle Scimmie. Mappe sì bellissime, ma sfruttate in minima parte. Uno dei difetti del level design del titolo, è la presenza di enigmi ambientali veramente poco intuitivi e innovativi.
Molte volte infatti non saprete come proseguire o dove recarvi per compiere questa o quell’azione, e nessun elemento visivo sarà in grado di fornire la spinta al ragionamento. Che siano semplici puzzle come quelli di Lex Luthor, o istanze dedicate all’uso di specifici poteri di un determinato cattivo, potreste dover riflettere per parecchio tempo sul come avanzare. Tutto questo non a causa della difficoltà, ma semplicemente per il mal concepimento degli enigmi. Se a questo problema di base si aggiungono gli sporadici bug che causeranno non pochi problemi – anche il riavvio del gioco – capiamo perché necessiti sicuramente di un ulteriore miglioramento.
Aspetta un attimo, ti ho già visto prima?
Come abbiamo detto all’inizio dell’articolo parlando della trama, il roster dei personaggi utilizzabili è veramente gigantesco. Tutti i più importanti villain e la maggior parte dei secondari è presente nella rosa di LEGO DC Super-Villains. Dobbiamo però specificare che spesso si tende a pensare che per migliorare un prodotto e renderlo appetibile al pubblico, si debba riempirlo di attività extra e meccaniche sovrastrutturali. In questo specifico caso, la presenza di così tanti personaggi fa più male che bene all’esperienza. Il tutto si concretizza nello sfruttamento di quelle 10/15 animazioni di poteri, abilità o altro, copiate e ripetute per tutti i personaggi. Possiamo dire quindi che ci siano ben pochi cattivoni con poteri unici, affiancati da tante, troppe copie, distinguibili solo dal punto di vista estetico. Ecco quindi che il “poco, ma fatto bene” sarebbe stato nettamente migliore, ed avrebbe giovato senz’altro all’impianto di game design. Di conseguenza, il sistema di combattimento risulta poco avvincente e a tratti noioso, con un ripetersi di mosse già viste e meccaniche riutilizzate all’infinito.
https://youtu.be/7k1qB7NXdvU
Le boss fight, tra momenti memorabili e interazione ambientale
Per fortuna, a risollevare l’atrofizzato combat system, ci sono le boss fight. Si tratta sicuramente di una delle componenti meglio realizzate del gioco. Le arene sono sempre diverse, coloratissime e ben studiate, e ogni boss ha delle meccaniche uniche per essere sconfitto. Una nota di pregio è il fatto che molto spesso ci troveremo a sfruttare anche l’ambiente circostante per giungere alla vittoria. Sicuramente memorabili sono gli scontri col Re del Mare, Shazam e Mazahs, ma abbiamo trovato molto avvincenti anche gli incontri con i boss di contorno. In conclusione, l’esperienza è fatta di alti e bassi, ma non possiamo negare che ci siano margini di miglioramento per la formula. TT Games ha tutte le carte in regola per fare di meglio, come dimostrato con alcune trovate interessanti in altri prodotti della casa. Dunque, occorre lavorare sulle componenti create fino a oggi, senza esagerare col numero di contenuti, e che vengano sviluppate con la giusta identità creativa, senza ridursi al riciclaggio conclamato.
Collezionabili? No, grazie
Passiamo a un altro dei punti dolenti di questo titolo: i collezionabili, tanto amati in tutti i titoli della serie, tornano anche stavolta, in un numero quasi inquantificabile di oggetti da trovare. Tra sfide secondarie, blocchetti da trovare e personaggi da sbloccare, c’è da perdere la testa. Alla prima lettura potrebbe sembrare che sia solamente un bene, e che quindi la rigiocabilità sia elevatissima. Per trovarli tutti infatti, dovrete giocare un determinato livello due o più volte. State attenti, perché potreste sprecare il vostro prezioso tempo. Riteniamo che la pigrizia del team di sviluppo, qui raggiunga il suo apice. Si tratta della semplice aggiunta di blocchetti, identici tra loro sia in forma che in colore, senza alcunché di creativo e soprattutto senza che vi sia un reale guadagno nel loro ottenimento.
In soldoni, un prolungamento artificioso. Non trarrete beneficio dal collezionare ogni componente, si tratta semplicemente del ripetere meccanicamente un’azione fino al completamento di ogni richiesta. Comprendiamo che questo tipo di attività possa riempire agilmente il pomeriggio di un bambino, ma ancora una volta non possiamo escluderci dal ribadire il concetto precedentemente esposto. Si è voluto strafare, puntando tutto sul numero, ma come ben sappiamo, “chi troppo vuole nulla stringe”.
La paura di cambiare, il vero “cattivo” di LEGO DC Super-Villains
Tiriamo quindi le somme su LEGO DC Super-Villains. Anche stavolta siamo dinanzi a un titolo ben fatto, con tutti i crismi di un pregevole titolo per famiglie. A lungo andare però, anche Super-Villains risulta inesorabilmente “già visto”. Il più grande nemico di Traveller Tales è il cambiamento. La paura di perdere la formula di successo proposta negli anni precedenti è tanta ed evidente. Un vero peccato, visti i presupposti per realizzare un titolo innovativo e rivoluzionario, assente da un po’ nella storia dei videogiochi firmati LEGO.
Qui il “tanto” risulta semplicemente un sinonimo di noia e di esigua volontà creativa. Alla qualità, si è preferita la quantità, e questo porta il titolo a essere sì un piacevole passatempo, ma dimenticabile come molti altri prodotti della serie. Siamo davanti a un’opera con un altissimo tasso di rigiocabilità, ma che probabilmente non verrà mai sfruttato dagli utenti. Speriamo che da queste basi, queste scelte di game e level design, scaturiscano le contromosse per il futuro titolo perfetto, che riesca a unire novità e tradizione.
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