Inizia da Roma e Milano la costruzione di nuovi ripetitori che consentiranno a Iliad di sviluppare una rete indipendente e di non appoggiarsi più alla rete Wind Tre. Tuttavia, l’operatore francese sta incontrando non pochi ostacoli a causa delle proteste dei cittadini, in particolare a Roma.
Iliad ha inoltrato quattro richieste al Comune di Roma per la costruzione di nuove antenne proprietarie nella zona di Roma Nord, nei pressi della Via Cassia. Questo fatto ha scatenato la furia dei cittadini che, con il supporto vicepresidente della Commissione Ambiente del XV Municipio Marcello Ribera, hanno richiesto l’interruzione dei lavori. L’accusa è di inquinamento elettromagnetico, in quanto la grande quantità di ripetitori potrebbe mettere a rischio la salute dei cittadini. Si attende quindi l’intervento dell’Amministrazione, mentre la richiesta di Iliad è al vaglio degli uffici locali.
Nessun fondamento scientifico
Nonostante l’agguerrita protesta, però, non sembra esserci nessun rischio concreto per la salute. Stando alle ricerche dell’OMS sui campi elettromagnetici e la salute pubblica infatti, la bassa esposizione a questo tipo di campi non ha nessun effetto sulla salute. Risultano anzi più “dannose” le frequenze utilizzate dalla Radio FM e dai trasmettitori televisivi. In più di 50 anni di utilizzo, però, non hanno mai avuto nessun effetto negativo sulla salute. Perché preoccuparsi? L’esposizione ai campi elettromagnetici in zone pubbliche è solitamente migliaia di volte inferiore ai limiti internazionali, e comunque si riduce all’aumentare della distanza dalla sorgente.
Inoltre, dei quattro ordinamenti inoltrati al Comune di Roma, solo due prevedono la costruzione di nuove antenne, mentre le altre riguardano la modifica di impianti già esistenti.
Come sempre nel nostro paese, l’ennesimo tentativo di migliorare un servizio viene bloccato dall’ignoranza e da opinioni senza nessun fondamento scientifico. Tutti contro le antenne; poi, però, che nessuno provi a lamentarsi se internet “va lento”.
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