Avete letto bene: è in circolazione in questi giorni l’ennesimo bug pronto a colpire tutti i dispositivi della mela. Non una bellissima notizia per gli utenti Apple, che a qualche mese dalla traumatica esperienza del carattere indiano si ritrovano di nuovo a dover temere per i propri device. Il nuovo bug però non causerebbe nessun danno, e farebbe “semplicemente” bloccare e riavviare gli iPhone e iPad, mettendo in difficoltà anche i Mac. Il tutto grazie a sole 15 righe di codice, e nemmeno aggiornare alla nuova versione di iOS 12 (ancora in beta) risolverebbe il problema: il bug colpisce infatti tutti i dispositivi da iOS 9 in su.
How to force restart any iOS device with just CSS? 💣
Source: https://t.co/Ib6dBDUOhn
IF YOU WANT TO TRY (DON’T BLAME ME IF YOU CLICK) : https://t.co/4Ql8uDYvY3
— S (@pwnsdx) September 15, 2018
Come funziona il bug di Safari
Il nuovo bug si troverebbe nei codici HTML e CSS delle pagine web. Ma cosa causa esattamente il blocco e il riavvio?
Semplice: il codice, farcito di tag che indicano al browser di sfocare ogni elemento della pagina, causa un sovraccarico di lavoro. Questo perché la pagina web inizia a sfruttare tutte le risorse disponibili per elaborare il codice e il dispositivo, per evitare danni, si riavvia forzatamente. Ciò rappresenta un problema anche su Mac, in quanto le pagine web di Safari vengono ugualmente bloccate dalla grande richiesta di lavoro.
A scoprire il bug è stato Sabri Haddouche (@pwnsdx su Twitter), ingegnere in sicurezza informatica, che ha quindi rivelato una debolezza nel motore di rendering WebKit, utilizzato da Safari.
— S (@pwnsdx) September 15, 2018
Il bug non è dannoso per i device Apple, e non c’è rischio di furto o danno dei dati, ma è comunque un fastidio per tutti gli utenti che utilizzano Safari. Basta infatti cliccare su un link che contiene il codice, magari inviato appositamente, per far riavviare il dispositivo. L’unico modo per evitare il bug probabilmente è quello di utilizzare un browser diverso. Alcuni utenti hanno infatti provato ad aprire la pagina con altri browser, come Firefox, senza riscontrare alcun problema.
Va detto però che vendere dispositivi che dovrebbero garantire sicurezza e performance infallibili che poi vengono “mandati in palla” da linguaggi di programmazione così elementari non porta una buona pubblicità. Speriamo che il problema venga risolto prima dell’uscita dei nuovi iPhone, ma soprattutto prima che i burloni del web lo utilizzino per seminare il panico tra gli utenti.
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