Agcom multa in maniera pesante Amazon e le sue controllate.
Dopo la decisione sul modem libero e sulla dicitura “fibra”, Agcom, con la delibera n. 400/18/CONS, è intervenuta nel mondo dell’e-commerce e delle spedizioni.
Le società nel mirino dell’autorità per le garanzie nelle comunicazioni, in questa fattispecie, fanno parte del gruppo Amazon. Si tratta di Amazon Italia Logistica S.r.l., Amazon Italia Transport S.r.l., Amazon Italia Service S.r.l, Amazon Europe Core S.à.r.l. e Amazon EU S.à.r.l.
L’accusa di Agcom
Secondo Agcom, tra i tanti servizi erogati dal colosso americano, ce ne sono alcuni che non si discostano da quelli degli operatori postali, che richiedono una specifica autorizzazione per essere esercitati. Amazon, infatti, effettua le consegne tramite corrieri terzi o “tramite il proprio servizio” Amazon Logistic. L’attività di etichettatura/smistamento dei pacchi presso gli Hub (quelli in Italia sono a Castel S. Giovanni, Passo Corese e Vercelli) e gli armadietti, inoltre, sono considerati attività postale.
Insomma, una parte del servizio di logistica di Amazon è stata svolta senza le dovute autorizzazioni.
La risposta di Amazon
Amazon, già in fase istruttoria, si è difesa facendo notare che una buona parte dei servizi in questione viene affidata a operatori locali terzi. Per Agcom, però, questo aspetto non è rilevante: un modello organizzativo nel quale alcune fasi del servizio – spesso anche la consegna finale – sono esternalizzate è ampiamente utilizzato da quasi tutti gli operatori postali.
Il colosso di Bezos ha preso atto delle dichiarazioni e ha risposto con questo comunicato:
«Consideriamo importante la cooperazione con le autorità e ci impegniamo affinché tutte le osservazioni che ci vengono rivolte siano affrontate il più rapidamente possibile. Abbiamo pertanto esaminato attentamente i riscontri presentati dall’Agcom, fornendo una risposta puntuale a ciascuno di essi». Amazon, inoltre, si è reso disponibile a collaborare «per fornire ulteriori informazioni relative alle nostre attività».
La multa
Agcom, tramite le parole del commissario Antonio Nicita, ha emesso la propria sentenza:
«L’Autorità ha pertanto comminato con la propria delibera alle richiamate società del gruppo Amazon la sanzione massima prevista dalla legge in caso di operatività senza titolo autorizzativo».
La sanzione ammonta a un totale di 300 mila euro, e viene così suddivisa: 50 mila euro per Amazon Italia Logistica S.r.l., 100 mila euro per Amazon Italia Transport S.r.l e 150 mila euro per Amazon Italia Service S.r.l. Si tratta di una sanzione irrisoria, soprattutto se confrontata con i ricavi ottenuti dal colosso americano.
L’Agcom, inoltre, impone ad Amazon di mettersi in regola entro 60 giorni. La società dovrà quindi chiedere i permessi al ministero dello Sviluppo Economico, iscriversi all’albo e sottoporsi a un controllo dell’Agcom.
Non solo Amazon nel mirino dell’Autorità
Nel comunicato, Nicita ha dichiarato anche che l’Agcom ha avviato un’analisi di mercato per far luce sulle aziende che non si occupano solo di logistica degli acquisti online, ma anche delle consegne.
«Agcom ha avviato un procedimento istruttorio avente ad oggetto l’ “analisi statica e dinamica del mercato dei servizi di consegna dei pacchi” anche con l’obiettivo di esaminare gli effetti della crescita del commercio elettronico sul mercato. Attraverso l’analisi di mercato, l’Autorità valuterà in che modo le piattaforme di vendita on-line e le nuove imprese di coordinamento logistico siano in grado di influenzare le dinamiche competitive e i modelli tradizionali di impresa del mercato dei servizi di consegna dei pacchi e per questa via possano avere effetti anche sulla regolamentazione attuale e futura».
Staremo quindi a vedere e vi terremo informati su le prossime novità . E voi che ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti.
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