“Questa scoperta è una delle più importanti degli ultimi anni”. Così il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Roberto Battiston ha commentato la scoperta di un sorta di lago di acqua salata su Marte. Sul pianeta rosso, dunque, c’è acqua e potrebbe esserci vita.
Dei ricercatori italiani hanno trovato la prima prova di acqua liquida su Marte, sotto la calotta polare sud. In passato avevamo solo prove di acqua ghiacciata, a causa del progressivo raffreddamento del pianeta dovuto alla sua sottile atmosfera.
Il lago è di circa 20 km, spesso almeno 1 metro e si trova a 1,5 km sotto la superficie del pianeta. La zona acquosa è ancora in forma liquida, probabilmente perché altamente salata e sottoposta a molta pressione. Ad ogni modo, acqua significa vita, e la scoperta cambia radicalmente ciò che sappiamo sul pianeta rosso. Per ottenere tali risultati si è utilizzando Marsis, uno strumento radar a bordo dell’Orbiter Mars Express dell’Agenzia spaziale europea (ESA).
Come funziona il radar Marsis?
Gli strumenti radar come Marsis esaminano la superficie del pianeta e il terreno immediatamente sottostante. Sostanzialmente, inviano un segnale e analizzano ciò che torna di rimbalzo, potendo vedere con chiarezza ciò che si trova nel sottosuolo.
“I riflessi del fondo sono più forti del riflesso superficiale, questo rivela la presenza di acqua“, afferma il prof. Orosei.
Come comunicano la NASA e il rover Marsis?
Per comprendere appieno la comunicazione tra Terra e Marte occorre prima introdurre il concetto di “Deep Space Network” (DNS). Il DNS è una rete mondiale di grandi antenne e strutture di comunicazione da e verso lo spazio profondo, atto a supportare le missioni spaziali interplanetarie.
Queste antenne sono poste a circa 120 gradi di distanza attorno alla Terra e sono:
- il Goldstone Deep Space Communications Complex, nel deserto del Mojave, in California;
- il Madrid Deep Space Communication Complex, 60 km a ovest di Madrid, Spagna;
- il Canberra Deep Space Communications Complex, 40 km a sud-ovest di Canberra, Australia.
- Il Sardinia Radio Telescope, in Italia, entrato a far parte del DSN a maggio 2018.
Ogni impianto è situato in terreni semi-montagnosi a forma di ciotola per contribuire a schermare le interferenze radio. Il posizionamento strategico a 120 gradi consente l’osservazione costante dei veicoli spaziali mentre la Terra ruota e contribuisce a rendere il DSN il più grande sistema di telecomunicazioni al mondo.
Ogni complesso è costituito da almeno quattro terminali dotati di sistemi di ricezione ultrasensibili e antenne paraboliche di grandi dimensioni. È dunque composto da:
- un’antenna ad alta efficienza (HEF) del diametro di 34 metri;
- una o più antenne BWG di 34 metri;
- un’antenna da 26 metri;
- un’antenna da 70 metri.
Componenti della sonda Curiosity
Il rover è “omnidirezionale”, ovvero invia e riceve informazioni in ogni direzione, e le trasmette in onde radio a bassa velocità al DSN. In particolare, sfrutta due antenne per comunicare con la Terra:
- l’antenna direzionale, che invia un “raggio” di informazioni in una direzione specifica ed è orientabile verso qualsiasi antenna sulla Terra;
- l’antenna “ultra-high frequency” che comunica con i satelliti in orbita attorno a Marte.
C’è vita su Marte?
“Tutto questo ci fa comprendere che le precondizioni per trovare vita su Marte ci sono” afferma all’Adnkronos Enrico Flamini, Chief Scientist dell’Agenzia Spaziale Italiana. “Ora sappiamo che Marte è più adatto a ospitare vita di quanto pensavamo. Ora sappiamo che l’acqua liquida c’è ed è stabile da centinaia di milioni di anni. Siamo un passo più vicini a pensare che ci possa essere vita sul pianeta rosso”.
Per quanto la notizia rappresenti una promettente prospettiva sulla presenza di vita passata o presente su Marte, le caratteristiche del lago dovranno essere studiate da ulteriori ricerche. Potrebbe anche essere l’innesco di un’ambiziosa missione su Marte per perforare questa sacca d’acqua sepolta – come è stato fatto per i laghi subglaciali dell’Antartide sulla Terra – ma questo richiederà tecnologie che non abbiamo ancora a disposizione.
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