Come molti di voi sapranno, ho. è il nuovo operatore virtuale di Vodafone. Abbiamo parlato qui della sua offerta molto vantaggiosa per contrastare l’avanzata di Iliad nel nostro paese.
A quanto pare, però, alcuni utenti hanno delle perplessità, legate soprattutto alla tendenza di Vodafone ad aumentare improvvisamente il prezzo delle proprie offerte. La paura principale, infatti, è che ho. proponga la sua offerta a 6,99€ solo inizialmente, per poi – nei mesi successivi – aumentare il costo per gli utenti che l’hanno sottoscritta.
Parliamoci chiaro: è possibile che questo accada. È specificato nel contratto, è permesso dalla legge e quindi potrebbe succedere – anche se, in tal caso, si potrà recedere.
Ad ogni modo, non diamolo per scontato! Analizzando la mossa di Vodafone, infatti, è possibile riconoscere alcuni elementi che potrebbero suggerire una strategia diversa. Proviamo a vederli nel dettaglio.
Perchè un secondo brand?
Questa è una delle domande principali. Perchè Vodafone ha fatto un’offerta così conveniente attraverso ho. e non “in prima persona”? Vodafone è molto conosciuta, ha un altissimo livello di awareness. Questo significa che se l’offerta fosse stata fatta proprio da Vodafone, sarebbe stato molto più semplice pubblicizzarla. Utilizzando l’operatore rosso però, oltre all’awareness, si sarebbe mantenuta anche la reputazione del brand.
In parole povere cosa significa? Se Vodafone avesse fatto l’offerta in prima persona ora la conoscerebbero molte più persone, ma allo stesso tempo in tanti penserebbero che prima o poi il costo dell’offerta sarebbe aumentato improvvisamente, come da “tradizione” di questo operatore.
Sfruttare un brand nuovo, in questo caso ho., cambia la strategia. Vista la diffidenza verso gli operatori virtuali e visto che si tratta di un marchio nuovo, è sicuramente più difficile pubblicizzare la nuova offerta. Perchè Vodafone dovrebbe complicarsi la vita?
Un brand nuovo non è conosciuto presso il pubblico, non ha awareness… Però ha anche la possibilità di costruire da zero una propria identità e quindi, di conseguenza, una propria reputazione. Gli elementi su cui ha puntato Iliad, quelli che le hanno perrmesso di attirare così tante persone, sono trasparenza e chiarezza – oltre all’offerta vantaggiosa. Ho. punta a raggiungere lo stesso target di Iliad e per farlo deve posizionarsi in modo simile. Questo significa che deve essere percepita dai consumatori come un’alternativa valida, sotto tutti i punti di vista.
La mossa di ho.
A livello di offerta ho. si è praticamente allineata a Iliad, ma questo non basta. Chiarezza e trasparenza sono elementi troppo importanti per il consumatore per essere ignorati – elementi che Vodafone, secondo gli utenti, non è in grado di garantire. Ho. invece deve ancora costruirsi una propria immagine, e l’obiettivo potrebbe essere quello di crearne una simile a quella di Iliad – il nome “ho.”, che sta per “ho tutto chiaro”, sembra puntare in questa direzione.
Per riuscire nell’intento, il nuovo operatore virtuale dovrebbe essere chiaro e trasparente, evitando ad esempio costi aggiuntivi per il cliente. In questo modo ho. sarebbe percepito come una valida alternativa sotto tutti i punti di vista… E anzi, avendo una copertura migliore, potrebbe tranquillamente risultare preferibile al nuovo concorrente.
Insomma, non avrebbe molto senso lanciare ho. – con tutte le difficoltà annesse – se non ci fosse la seria intenzione di costruire un’immagine diversa da quella di Vodafone. Almeno da un punto di vista teorico, quindi, possiamo essere ottimisti. A tutto questo si aggiunge il fatto che una ESP MVNO può permettersi di abbattere tantissimo i costi rispetto a un operatore “tradizionale”.
Quindi è sicuro che ho. non aumenterà i prezzi?
Assolutamente no. Questa è un’ipotesi fatta sulla base dell’architettura del brand di Vodafone, ma ci sono molti altri elementi che possono incidere. Strategie di cui non siamo a conoscenza, cambiamenti improvvisi, una differenziazione nell’offerta… Sono troppi i fattori da considerare per avere una certezza assoluta. Per prima cosa, è da mettere in conto un aumento del costo per chi sottoscrive l’offerta dal 31 luglio, dal momento che il prezzo attuale è promozionale.
Però, per il resto, ci sono tutti i presupposti per essere ottimisti.
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