Che il Giappone sia la terra in cui tradizione e innovazione si incontrano è cosa risaputa ai più, pertanto non dovrebbe stupire più di tanto che proprio nel Paese del Sol Levante si sia deciso di sperimentare una rivoluzionaria tecnica costruttiva delle stazioni ferroviarie.
Il progetto, dal sicuro sapore pioneristico, prevede la costruzione di una stazione ferroviaria attraverso la tecnica della stampa in 3D. A colpire è il tempo di realizzazione dell’opera, secondo la società che si occupa della sperimentazione, la costruzione della struttura dovrebbe terminare in circa 6 ore.
In Giappone le stazioni ferroviarie si stampano in 3D
Ad occuparsi del progetto è la West Japan Railway Co. e l’edificio sorgerà nella prefettura di Wakayama (a sud della prefettura di Osaka). Per la precisione, il sito scelto per la sperimentazione è la stazione di Hatsushima, sulla linea Kisei.

LEGGI ANCHE: Trump posta un video AI di come sarà la “Riviera di Gaza” nel 2025. È subito scandalo
A causa della natura sperimentale del progetto, le dimensioni della struttura risultano contenute. Si tratta, a conti fatti, di un edificio a un solo piano di 6,3 metri di larghezza per 2,1 metri di profondità per 2,6 metri di altezza.
Come anticipato, ciò che più colpisce è il tempo di realizzazione della stazione, circa 6 ore, ossia il tempo che separa la partenza dell’ultimo treno della sera dal primo della mattina successiva. L’inizio dei lavori è previsto per la prossima settimana, nella notte tra il 25 e il 26 marzo.

Quanto al metodo pratico per costruire la struttura, si precisa che Serendix Inc., società giapponese di Ishinomiya specializzata proprio nella stampa 3D di edifici, si occuperà della stampa in 3D dei materiali, mentre la West Japan Railway Co. si occuperà di assemblare tutti gli elementi nel cantiere di Wakayama.
La tecnica impiegata risulta innovativa e capace di apportare numerosi benefici in campo edile. Infatti, grazie a questo tipo di approccio, è possibile ridurre i tempi di realizzazione del progetto, così come i costi vivi e la manodopera specializzata.
In più, la modellazione 3D permette, al livello meramente progettuale, una maggiore flessibilità delle forme, non limitando questa alle forme classiche dell’edilizia civile.

Fonti: 1