Con Daredevil: Rinascita, il ritorno di Matt Murdock sul piccolo schermo sta prendendo una piega decisamente intensa e drammatica. Nel terzo episodio della serie targata Marvel e Disney+, la narrazione si è trasformata in un thriller legale ad alta tensione, culminato in un cliffhanger sconvolgente. Facciamo un appello per gli spoiler, in caso non abbiate ancora visto l’episodio, in quanto andremo ad analizzarlo e a parlarne da questo momento in poi. Il protagonista, interpretato da Charlie Cox, si trova a difendere Hector Ayala (Kamar de los Reyes), accusato ingiustamente dell’omicidio di un agente della NYPD.
Dopo un’estenuante battaglia in aula, Matt riesce a scagionarlo, ma la vittoria si trasforma presto in tragedia: appena rilasciato, Hector viene assassinato a sangue freddo da un misterioso individuo con indosso un giubbotto con il teschio di Punisher. A questo punto sorgono domande cruciali: è davvero Frank Castle (Jon Bernthal) l’autore dell’omicidio? Se sì, perché il Punitore avrebbe deciso di eliminare un vigilante? O forse, si tratta solo di qualcuno che ha adottato il suo simbolo per portare avanti una giustizia distorta?

Il Punitore e il suo controverso simbolismo
Frank Castle, noto per il suo implacabile senso di giustizia, ha sempre rivolto la sua vendetta verso criminali, mafiosi e corrotti, piuttosto che verso altri vigilanti. Tuttavia, la sua figura è stata spesso oggetto di interpretazioni controverse. Nel mondo reale, il teschio del Punitore è stato appropriato da forze dell’ordine e militari come simbolo di giustizia estrema, un fenomeno che Marvel stessa ha affrontato nei fumetti e che potrebbe riproporre nelle serie tv.
Questo dettaglio è fondamentale per comprendere l’episodio 3 di Daredevil: Rinascita. Nel corso della serie, è stato già suggerito che alcuni membri della NYPD idolatrano il Punitore e potrebbero essere disposti a emularne i metodi. Se così fosse, il vero colpevole dell’omicidio di Hector Ayala potrebbe essere un poliziotto corrotto o un vigilante estremista, piuttosto che Frank Castle stesso.
Stando alla corposa analisi realizzata da IGN, nei fumetti, Frank ha già avuto a che fare con situazioni simili. In The Punisher: War Journal di Matt Fraction, Castle prende di mira supercriminali ritenuti intoccabili dalla giustizia, ma non ha mai mostrato una propensione a eliminare altri giustizieri. Se questa storyline verrà adattata nella serie, è probabile che il Punitore dovrà confrontarsi con la pericolosa idolatria che il suo simbolo ha generato tra i fanatici della giustizia fai-da-te.

Il futuro di White Tiger in Daredevil e nel MCU
L’omicidio di Hector Ayala potrebbe segnare la fine di un eroe, ma anche l’inizio di un nuovo capitolo per White Tiger nel MCU. Nei fumetti, dopo la morte di Hector, il suo amuleto viene ereditato da sua nipote Angela Del Toro, che assume il manto di White Tiger con l’aiuto di Daredevil. Questa potrebbe essere la strada che potrebbe essere percorsa in Daredevil: Rinascita, introducendo un nuovo eroe pronto a portare avanti l’eredità della famiglia Ayala. Con il ritorno di Jon Bernthal nei panni del Punitore, è possibile che la serie esplori il rapporto tra Frank Castle e i vigilanti emergenti di New York.
Se Frank è davvero l’assassino di Hector, ci troveremmo di fronte a un conflitto ideologico tra il suo approccio brutale e il codice morale di Daredevil. Se invece si tratta di un impostore, la trama potrebbe spostarsi su un’indagine per smascherare chi sta cercando di diffondere un’idea distorta di giustizia. Indipendentemente dalla verità, una cosa è certa: il terzo episodio ha lasciato il pubblico con più domande che risposte, e Daredevil: Rinascita sta dimostrando di essere una delle serie più intriganti del MCU televisivo.
