Elon Musk riesce sempre a stupire, e questa volta lo fa direttamente dalla Casa Bianca. Il celebre imprenditore, recentemente trasferitosi negli spazi della “DOGE” White House, ha deciso di installare nel suo nuovo ufficio una postazione da gaming decisamente fuori dagli schemi. La notizia è stata resa nota grazie a una foto scattata dalla reporter del New York Times Kate Conger, che mostra la configurazione del nuovo “ufficio gaming” di Musk all’interno della Secretary of War Suite nell’Eisenhower Building.
Ciò che spicca immediatamente nell’immagine condivisa dalla giornalista è lo straordinario monitor utilizzato da Musk: un mastodontico Samsung Odyssey G9 da ben 49 pollici, con una risoluzione dual-QHD da 5120 x 1440 pixel. Questo monitor, caratterizzato dalla curvatura pronunciata (1000R), rappresenta una scelta spettacolare e perfetta per un’esperienza immersiva. Meno chiara e decisamente più discutibile è invece la scelta della scheda grafica: stando alle indiscrezioni, Musk avrebbe optato per una NVIDIA GeForce RTX 4060 o al massimo una RTX 4070, scelte che potrebbero risultare insufficienti per sfruttare pienamente le caratteristiche di un display così esigente.
Considerando che un pannello di queste dimensioni e risoluzione richiede una GPU molto potente, qualcosa del calibro di una RTX 5080 o almeno una RTX 4080 SUPER o RTX 4090, la scelta di Musk sembra andare in controtendenza. Certo, nulla impedisce che il CEO di Tesla e SpaceX utilizzi il monitor solo in modalità ridotta, giocando magari in una finestra di dimensioni inferiori al massimo potenziale, ma il dubbio rimane.
La Casa Bianca diventa tech: il “DOGE Office” secondo Elon Musk
La scelta di Elon Musk di installare una configurazione da gaming nella Casa Bianca (precisamente nella prestigiosa Suite del Segretario della Guerra, all’interno del palazzo Eisenhower) è insolita, e mostra ancora una volta la personalità eccentrica del miliardario sudafricano. Musk ha sempre espresso una forte passione per la cultura videoludica, e la sua decisione di rendere il gaming parte integrante del proprio spazio di lavoro rappresenta un’ulteriore conferma della sua volontà di rompere schemi e tradizioni, anche in un luogo simbolico come la Casa Bianca.
Nonostante la potenziale difficoltà della GPU RTX 4060 o 4070 di sostenere giochi a piena risoluzione sul massiccio schermo Samsung Odyssey G9, non è detto che Musk sfrutti effettivamente tutta la potenza del monitor. Potrebbe semplicemente riservare l’uso a scopi lavorativi come la gestione multitasking. Una scelta, quindi, più pratica che tecnicamente ottimale. La postazione gaming di Musk alla Casa Bianca diventa dunque un simbolo non solo della fusione tra tecnologia, videogiochi e vita professionale, ma anche dell’ulteriore evoluzione del modo in cui l’intrattenimento videoludico si integra sempre di più nella vita quotidiana delle persone più influenti al mondo.
