Dal 6 marzo 2025, le autostrade italiane hanno accolto ufficialmente una nuova generazione di sistemi per la rilevazione della velocità media: il TUTOR 3.0. Sviluppato dalla società Movyon S.p.A., azienda con sede a Roma specializzata in tecnologie per la mobilità, il nuovo sistema promette un deciso salto in avanti nelle capacità di monitoraggio e gestione dei dati relativi al traffico veicolare. Il Tutor 3.0 è un sistema avanzato che consente di rilevare automaticamente eventuali violazioni dei limiti massimi di velocità, sia istantanea che media. Esso ha correttamente rilevato e identificato le targhe dei veicoli in transito fino a una velocità di 230 km/h in classe A, evidenziando quindi una tecnologia ad altissime prestazioni.
L’approvazione ufficiale risale al giugno 2024, con decreto del Ministero delle Infrastrutture, che ne aveva certificato idoneità e accuratezza delle rilevazioni. Questo sistema innovativo ha già superato estesi test per velocità ben superiori agli standard, garantendo un alto livello di affidabilità per identificare infrazioni del codice stradale. La peculiarità del Tutor 3.0 consiste nella sua capacità di classificare automaticamente i veicoli coinvolti in macroclassi, acquisire immagini delle targhe anteriori e posteriori in ogni condizione ambientale e procedere al trattamento automatico dei dati nel pieno rispetto della normativa vigente.
La scelta di implementare il sistema proprio su 26 tratte autostradali particolarmente trafficate conferma la volontà delle autorità di intensificare il controllo per contrastare efficacemente gli eccessi di velocità e migliorare sensibilmente la sicurezza lungo alcune delle tratte autostradali più trafficate del Paese. Ecco l’elenco dettagliato delle tratte coinvolte:
- Autostrada A1: tratte Monte San Savino–Valdichiana (entrambi i sensi), Chiusi–Valdichiana (in entrambi i sensi), e Ads Tevere–Fabro;
- Autostrada A9: Lomazzo Nord–Fino Mornasco, Turate–Allacciamento A9 A36, Lomazzo Nord–Lomazzo Sud (entrambe direzioni), Turate–Saronno;
- Autostrada A11: Prato Ovest–Prato Est (entrambe direzioni), Prato Ovest–Pistoia (in entrambi i sensi), Montecatini–Pistoia;
- Autostrada A14: Pesaro–Cattolica, Riccione–Cattolica, Riccione–Rimini Sud (in entrambi i sensi);
- Autostrada A27: Treviso Nord–Allacciamento SPV A27, Treviso Sud–Treviso Nord (nei due sensi), Vittorio Veneto Nord–Fadalto;
- Autostrada D18: Castelnuovo–Settebagni.

Obiettivo sicurezza: la strategia dietro il Tutor 3.0
Il nuovo sistema, che classifica automaticamente i veicoli in macroclassi e acquisisce immagini utili per sanzionare eventuali violazioni, rappresenta dunque non solo un deterrente per chi supera i limiti, ma anche uno strumento per aumentare il senso di sicurezza tra gli automobilisti. La presenza diffusa dei Tutor 3.0 sul territorio potrebbe avere effetti positivi sia sulla sicurezza stradale, riducendo gli incidenti causati dalla velocità eccessiva, sia sui livelli generali di sicurezza percepita da chi viaggia.
La diffusione del TUTOR 3.0 rientra in una strategia più ampia e già consolidata da Autostrade per l’Italia, con l’obiettivo primario di ridurre il numero di incidenti sulle strade del nostro Paese. Dal suo debutto nel 2005, infatti, il sistema Tutor si è dimostrato uno dei metodi più efficaci per contrastare gli incidenti dovuti all’eccesso di velocità, con riduzioni significative di incidenti gravi fino al 50% sulle tratte in cui è stato installato.
L’entrata in funzione del sistema Tutor 3.0 chiama gli automobilisti a prestare maggiore attenzione alle proprie abitudini di guida. Con questa nuova generazione, che combina affidabilità tecnologica e capacità di adattarsi alle diverse condizioni di traffico e velocità, Movyon punta a rendere ancora più efficace l’azione preventiva del sistema. Non resta che attendere le prime statistiche ufficiali per capire se il TUTOR 3.0 confermerà la sua efficacia nel garantire sicurezza e responsabilità alla guida sulle autostrade italiane.
