Che i dazi imposti dal presidente americano Donald Trump abbiano fatto scattare delle tensioni commerciali in quasi tutto il mondo, e tra i settori che toccheranno c’è anche quello die videogiochi. L’attuale generazione videoludica contraddistinta da console come PlayStation 5 e XBox Series (a cui si aggiungerà a breve pure la Nintendo Switch 2) non si sta affermando tra le migliori di sempre per diversi fattori.
In essa si sta poi assistendo a uno spostamento sempre maggiore degli acquirenti sul digitale , nonostante si trovino ancora facilmente in giro le copie fisiche dei videogiochi. Si tratta solpo di questione di tempo prima che le aziende decidano di abbandonare completamente il formato fisico, e i dazi di Trump potrebbero portare a una velocizzazione di questo processo.
L’effetto dei dazi di Trump sul settore dei videogiochi
Il quarantasettesimo presidente americano ha imposto tariffe a paesi esteri come i vicini Messico e Canada (25%) o la rivale Cina (10%), con quelle date a quest’ultima che rischiano di far lievitare i prezzi di produzione di un titolo videoludico, costringendo le maggiori aziende videoludiche potrebbero pensare di abbandonare completamente la realizzazione di copie fisiche dei titoli che svilupperanno in futuro.
Mat Piscatella di Cicarna è sicuro del fatto che a causa dei dazi, le aziende si sposteranno sempre di più sul mercato digitale, anche perché a nessuno converrebbe spostare la produzione dei dischi in America a causa del declino delle vendite di copie fisiche che si sta verificando da qualche anno. Questo ammesso che le aziende non riescano a farsi esentare dai dazi dei materiali provenienti dalla Cina come fatto durante il primo mandato del presidente.

In risposta ai dazi, la Entertainment Software Association (ESA) ha pubblicato nelle scorse settimane una dichiarazione in cui avverte che essi potrebbero avere un impatto devastante su tutte le vendite di videogiochi, visto anche i possibili aumenti dei prezzi per i prodotti o una eventuale recessione economica che renderà i videogiochi ancora più difficili da acquistare per i clienti.
A differenza del primo mandato, però, pare che a Trump non freghi assolutamente niente delle conseguenze delle sue decisioni, ed è disposto farle pagare a tutti i cittadini statunitensi senza alcun senso di colpa.
