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Trump nomina il podcaster Dan Bongino come Vice Direttore dell’FBI: una scelta controversa

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ufficialmente nominato il commentatore e podcaster Dan Bongino come vice direttore dell’FBI, una decisione che sta già facendo discutere. La nomina non richiede l’approvazione del Senato, il che significa che Bongino entrerà immediatamente in carica sotto la direzione di Kash Patel, recentemente confermato come nuovo capo dell’agenzia.

Bongino, ex agente dei servizi segreti e poliziotto a New York, è noto per essere un fedele alleato di Trump e per aver ripetutamente sostenuto teorie infondate sulle elezioni del 2020. Il suo ingresso in una delle più importanti istituzioni investigative del paese rappresenta un’eccezione alla norma: di solito, il ruolo di vice direttore viene assegnato a un veterano dell’FBI con decenni di esperienza sul campo. Questa scelta, dunque, si inserisce in un contesto di forti tensioni tra la presidenza e l’agenzia federale, specialmente dopo che il Dipartimento di Giustizia ha sollecitato la rimozione di alcuni alti funzionari coinvolti nelle indagini sull’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021.

Nonostante le polemiche, Trump ha difeso Bongino, con dichiarazioni riportate anche da BBC News che lo hanno descritto come “un uomo con un incredibile amore e passione per il nostro paese.” Dal canto suo, il neo-nominato vice direttore ha promesso di riportare fiducia nell’FBI, sostenendo che l’agenzia debba essere “liberata dalla cultura woke e dalle politiche di diversità, equità e inclusione.”

dan bongino trump

Un profilo mediatico che divide l’opinione pubblica

Oltre alla sua carriera nelle forze dell’ordine, Bongino è principalmente noto per la sua attività di opinionista conservatore. Il suo podcast, The Dan Bongino Show, è uno dei più seguiti nel panorama mediatico di destra, spesso superando persino colossi dell’informazione come Fox News e CNN in termini di engagement sui social. I suoi contenuti, spesso caratterizzati da un tono combattivo, riflettono una linea politica vicina a Trump e ostile ai suoi avversari.

Negli ultimi anni, Bongino ha amplificato diverse teorie del complotto, tra cui l’accusa che l’amministrazione Biden abbia orchestrato la perquisizione dell’abitazione di Trump in Florida per motivi politici. In passato, ha dichiarato apertamente che l’FBI e il Dipartimento di Giustizia dovrebbero essere completamente “epurati” dai funzionari che hanno gestito le inchieste su Trump. Il suo rapporto con i media e con la cultura pop non è meno turbolento: è noto per le sue frequenti dispute online, tra cui una lunga faida con lo scrittore Stephen King.

Tuttavia, con la sua nomina, Bongino ha annunciato che abbandonerà il suo podcast per dedicarsi interamente al nuovo incarico. L’arrivo di Patel alla guida dell’FBI e la nomina di Bongino come suo vice delineano una netta rottura con la gestione tradizionale dell’agenzia. Entrambi sono considerati fedelissimi di Trump e hanno in passato criticato duramente il ruolo dell’FBI nelle indagini politicamente sensibili. Resta da vedere se questa nuova leadership trasformerà l’agenzia in uno strumento più allineato alla visione del presidente o se si limiterà a una riforma interna volta a ridisegnare la sua missione nel panorama della sicurezza nazionale.

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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