Il già controverso Department of Government Efficiency (DOGE) guidato da Elon Musk non era abbastanza aggressivo per il presidente Donald Trump, quindi Musk ha subito cambiato atteggiamento dando ai dipendenti pubblici un ultimatum. L’imprenditore ha infatti annunciato sul suo profilo X che in questi giorni i dipendenti pubblici riceveranno un’email in cui gli chiede quello che hanno fatto a lavoro la scorsa settimana (“Che cosa hai fatto la scorsa settimana?“).
Essenzialmente dovranno rispondere alla domanda di Musk entro le 23:59 di stasera ora di New York (ossia le 5:59 del mattino di martedì da noi in Italia), seguendo alcune linee guida dettate sempre dal capo del DOGE. Dovranno infatti descrivere cinque attività che hanno completato nella settimana precedente e mettendo “in copia” il proprio manager.
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Elon Musk e l’ultimatum ai dipendenti pubblici
Nelle sue dichiarazioni su X, Musk sottolinea che la mancanza di una risposta equivarrà praticamente a delle dimissioni. Informazioni che manca totalmente dalla mail che poi il DOGE ha inviato agli interessati. L’Ufficio Gestione del personale dei dipendenti pubblici ha ignorato la mossa dell’imprenditore, mentre il sindacato Afge ha già dichiarato che si preparerà a contrastare qualsiasi risoluzione “illegale” dei contratti di lavoro.
Il presidente dell’Afge, Everett Kelly, ha criticato Trump e Musk per aver mostrato ancora una volta il loro disprezzo nei confronti dei dipendenti pubblici e dei servizi che offrono a tutto il popolo americano. I Democratici non si sono astenuti dal commentare la mossa degli avversari, definendo una cosa che farebbe “un boss del c***o“. Non si sa se sia per queste polemiche, ma l’imprenditore ha addolcito il tiro delle sue dichiarazioni dicendo che l’asticella da lui fissata è molto bassa e che ci vogliono giusto cinque minuti a rispondere alla sua domanda.
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Infatti ha spiegato che questa mail di controllo serve perché, a detta sua, molti dipendenti pubblici non svolgono davvero il loro lavoro tanto che non controllano per niente le email. Infatti crede che in alcuni casi delle persone utilizzino nomi inesistenti o identità di persone morte per riscuotere degli assegni, compiendo quindi delle vere e proprie frodi, quelle che sia lui che Trump dicono di aver trovato nelle prime settimane di attività del DOGE.