Dall’acquisizione della piattaforma da parte di Elon Musk di Twitter, o per meglio dire l’attuale X, è spesso e volentieri al centro di polemiche, discussioni e tentativi di boicottaggio da parte di un gran numero di utenti. Sono in molti infatti gli scritti che hanno deciso di abbandonare la piattaforma ancora prima che Musk l’acquistasse ufficialmente, preoccupati per le potenziali derive estremiste che ne sarebbero seguite o con la volontà di distanziarsi dall’orientamento politico del nuovo proprietario, già all’epoca noto per essere molto vicino a Trump.
Se si trattasse di preoccupazioni lecite o meno allora era piuttosto difficile da giudicare, tuttavia grazie a un recente studio di PLOS ONE oggi possiamo iniziare a tratte le prime conclusioni, che purtroppo non ci dicono niente di buono sull’effettivo stato di “salute” della piattaforma.
È stato infatti osservato come l’hate speech sia aumentato di circa il 50% negli otto mesi successivi all’acquisizione di Elon Musk. La categoria di hate speech prende in considerazione incitamento all’odio, insulti razzisti, omofobici e transfobici.
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Lo stato di salute di X dopo Elon Musk
Lo studio è stato condotto da un team di ricercatori dell’Università di Berkeley in California guidato da Daniel Hickney e dimostra chiaramente come la piattaforma, inventata con lo scopo di aiutare famiglie e amici a tenersi in contatto nonostante la distanza, adesso si sia trasformata in un vero e proprio covo di odio ed insulti. Ciò che ha portato gli studiosi a preoccuparsi in particolare è il fatto che molto spesso l’hate speech sui social si traduce in comportamenti violenti, verbalmente e non, anche nella vita fuori dai social.
Lo studio è stato fatto esaminando 4.7 milioni di post in lingua inglese su X scritti tra l’inizio del 2022 e il giugno del 2023. Il periodo include gli ultimi dieci mesi di vita della piattaforma prima che Musk la acquistasse e gli otto mesi immediatamente successivi all’acquisizione.
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Lo studio ha evidenziato un “chiaro aumento” nel numero di post che contengono messaggi d’odio successivamente all’acquisizione del fondatore di Tesla che va dai 2179 post settimanali pre-acquisizione a 3246 post-acquisizione. I post contenenti insulti transfobici sono quelli che hanno registrato un incremento più marcato, andando da un totale di 115 post settimanali ai 418 attuali.