ChatGPT si rivela a volte uno strumento utilissimo, sia per trovare le informazioni che ci interessano con pochi click che per… Barare?! Non è un mistero che molti utilizzino il chatbot creato da OpenAI per aiutarsi nei compiti scolastici o nel proprio lavoro, e lo sanno bene alcuni studenti del corso di laurea in Scienze Motorie dell’Università di Ferrara.
Il caso dell’Università di Ferrara: studenti bocciati per aver usato ChatGPT durante un esame
Lunedì 362 studenti hanno affrontato in maniera telematica un esame della materia Psicobiologia e Psicologia, che comprendeva domande a risposta multipla su un file di Google Moduli. Il professore della materia ha però notato che c’era qualcosa di strano nelle risposte alle domande, e appena due giorni dopo ha mandato una comunicazione a tutti gli studenti per dirgli che erano stati bocciati perché la maggior parte di loro sono sospettati di aver fatto l’esame con l’aiuto di ChatGPT.
Delle verifiche interne avrebbero dimostrato l’utilizzo di diversi strumenti di intelligenza artificiale nella prova, e non soltanto di ChatGPT. A questa conferma si univa anche una media dei voti inspiegabilmente alta per tutti i quasi 400 studenti, e le segnalazioni di coloro che avevano affrontato l’esame in maniera onesta.
La punizione scelta dall’ateneo potrebbe risultare esagerata, ma è dettata dal fatto che l’università non è stata in grado di risalire agli studenti che avevano utilizzato le AI per barare: “Abbiamo indicazioni sul fatto che ci sono stati utilizzi di strumenti esterni come ChatGPT per rispondere alle domande, ma non è possibile risalire a chi lo abbia fatto“. Per la sua portata, questo è diventato il caso legato a ChatGPT più eclatante mai successo sul suolo italiano.
L’Italia non è l’unico paese teatro di questo fenomeno. Molte università in giro per il mondo devono fare i conti con gli studenti che usano ChatGPT per i loro compiti scolastici, con conseguenze persino peggiori rispetto a quella che c’è stata a Ferrara. Ad esempio un insegnante statunitense ha praticamente annullato un’intera sessione d’esame, mentre in un ateneo francese è stato introdotto un sistema di monitoraggio per scovare coloro che usano l’Ai.