Neil Gaiman, autore di opere iconiche come The Sandman e Coraline, è stato travolto da gravi accuse di violenza sessuale. Le prime accuse contro di lui sono emerse nel luglio 2024 tramite un podcast di Tortoise Media, Master, che includeva le testimonianze di cinque donne. La vicenda ha preso una svolta significativa quando il New York Magazine, con un articolo intitolato There Is No Safe Word riportato anche da Variety, ha approfondito il caso intervistando otto donne, alcune delle quali già apparse nel podcast.
Le accuse descrivono comportamenti predatori, tra cui rapporti non consensuali, abusi di potere e pratiche BDSM senza previo accordo. Una delle testimonianze più dettagliate è quella di Scarlett Pavlovich, che a 22 anni lavorava come babysitter per Neil Gaiman e l’ex moglie Amanda Palmer. La ragazza ha raccontato di essere stata vittima di molestie e abusi ripetuti, compresi episodi in cui lo scrittore le avrebbe imposto atti sessuali degradanti. Secondo la sua versione, gli abusi sarebbero avvenuti anche in presenza del figlio di Neil Gaiman.
Un’altra donna, identificata come Caroline, ha riferito di episodi simili mentre lavorava come assistente nella residenza di Neil Gaiman a Woodstock. Altre testimonianze includono quelle di Kendra Stout, che ha denunciato uno stupro avvenuto in Cornovaglia, e Katherine Kendall, che ha raccontato di un tentativo di aggressione su un tour bus. In molti casi, le donne affermano che il consenso non è mai stato chiaramente stabilito, nonostante alcuni rapporti fossero inizialmente consensuali.
La risposta di Neil Gaiman e le conseguenze sulla carriera
Neil Gaiman ha risposto pubblicamente alle accuse dopo sei mesi di silenzio con un post sul suo blog riportato sempre da Variety, in cui ha ribadito di non aver mai intrattenuto rapporti sessuali non consensuali. Ha riconosciuto errori nella gestione delle sue relazioni personali, definendosi emotivamente distante e poco attento ai sentimenti altrui, ma ha negato con fermezza ogni abuso. “Non posso accettare di essere descritto come qualcuno che non sono,” ha scritto, esprimendo rimorso per eventuali ferite causate, ma respingendo categoricamente le accuse.
Le accuse hanno avuto un forte impatto sulla sua carriera. La terza stagione di Good Omens è stata trasformata in un film di 90 minuti senza il coinvolgimento di Neil Gaiman. Disney ha sospeso l’adattamento di The Graveyard Book e Netflix ha cancellato Dead Boy Detectives. Tuttavia, la seconda stagione di The Sandman è ancora prevista, così come l’adattamento di Anansi Boys su Prime Video.
Le vicende che coinvolgono Neil Gaiman sollevano questioni complesse sul potere e il consenso, specialmente in un settore come quello culturale, dove il confine tra vita privata e pubblica può essere sottile. Mentre le sue opere continuano a influenzare milioni di lettori e spettatori, la sua reputazione e il suo futuro professionale rimangono incerti. La vicenda mette in luce la necessità di una riflessione profonda sull’equilibrio tra responsabilità individuale e impatto collettivo delle azioni, sia reali che percepite.