Il governo italiano sta valutando l’allineamento delle accise sui carburanti gasolio e benzina per coprire i costi del rinnovo del contratto nazionale 2024-2026 per i 110.000 lavoratori del trasporto pubblico locale. La misura, discussa già nell’autunno del 2024, potrebbe essere inserita in un decreto previsto per il 20 gennaio 2025 o come emendamento al decreto Milleproroghe. L’obiettivo è generare 500 milioni di euro in tre anni, sfruttando la maggiore quantità di gasolio venduto rispetto alla benzina.
Questo cambiamento, analizzato da IlSole24Ore, risponde a una richiesta della Commissione Europea, che da anni sollecita un sistema fiscale sui carburanti basato sull’impatto ambientale anziché sui volumi venduti. Secondo stime, un allineamento secco potrebbe garantire fino a un miliardo di euro di maggiori entrate per lo Stato. La Conferenza Unificata ha espresso parere favorevole, indicando che eventuali maggiori ricavi dovrebbero essere destinati al trasporto pubblico locale, rafforzando così la sostenibilità economica del settore.
Dai carburanti al rinnovo: un equilibrio tra salario e produttività
Il rinnovo del contratto, discusso lo scorso 18 dicembre al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, prevede un incremento medio di 200 euro a regime per i lavoratori, con un primo aumento di 160 euro erogato in due tranche (marzo 2025 e agosto 2026). Inoltre, dal 2025 sarà introdotto un nuovo elemento della retribuzione di 40 euro lordi mensili per 14 mensilità.
Sono previste anche intese aziendali per regolare l’orario di lavoro, che potrebbero includere ulteriori incentivi di 40 euro mensili. In caso di mancato accordo, dal 2026 saranno garantiti 20 euro aggiuntivi o due giornate di permesso retribuito. Per compensare il periodo di vacanza contrattuale, i lavoratori riceveranno un’una tantum di 500 euro a febbraio 2024, proporzionata ai mesi lavorati. Tuttavia, i 120 milioni di euro già stanziati nella manovra sono considerati insufficienti da sindacati e aziende.
Il prossimo incontro tra le parti, previsto per il 15 gennaio, sarà cruciale per risolvere i nodi ancora aperti. La scadenza per la definizione dell’accordo è fissata al 24 gennaio. Stefano Malorgio, della Filt-Cgil, ha espresso fiducia sulla possibilità di trovare un’intesa, sottolineando l’importanza del confronto per garantire un futuro stabile e sostenibile al settore del trasporto pubblico locale.