Suicide Squad: Kill the Justice è stato uno dei peggiori flop videoludici di questi ultimi anni, e a dieci mesi di distanza dalla sua uscita, Warner Bros. Games Montreal ha annunciato la chiusura dei suoi server. Nello stesso giorno, l’azienda americana ha tenuto una videoconferenza con gli sviluppatori per informarli del licenziamento di 99 persone con un preavviso di 8 settimane.
Licenziati 99 sviluppatori che hanno lavorato a Suicide Squad: Kill the Justice League
Stando a quanto riportato da Radio Canada, i licenziamenti impatteranno soprattutto i lavoratori in subcontratto che stanno nel team di Keyword QA, e le persone licenziate saranno invitate a scegliere tra l’essere messi in un registro per essere richiamati al lavoro (anche se questo non avverrebbe prima del 2026) oppure sentire un consulente per trovare lavoro in una nuova compagnia.
Né Rocksteady (lo studio che ha sviluppato Suicide Squad: Kill tthe Justice League) né Warner Bros. Montreal né Keyword QA hanno confermato quanto rivelato da Radio Canada, anche se una fonte anonima ha dichiarato alla rete radiofonica di essere stressata e depressa per la decisione dell’azienda, e sente che essa abbia rovinato la vita di 99 persone.
Suicide Squad: Kill the Justice League è un videogioco d’azione e avventura sviluppato da Rocksteady Studios, che fa da spin-off alla serie di Batman: Arkham. I giocatori vestono i panni dei membri della Suicide Squad (Harley Quinn, Deadshot, Captain Boomerang e King Shark), un gruppo di supercriminali che il governo americano costringe a compiere missioni pericolose. In questo caso, si ritroveranno ad affrontare la Justice League, i cui membri sono mentalmente controllati dall’alieno Brainiac.
Il gioco può essere giocato anche in modalità single-player, anche se è progettato per essere un’esperienza cooperativa online per quattro giocatori con elementi live service. L’ambientazione principale è la città di Metropolis, qui presentata come un mondo aperto pieno di attività secondarie, missioni principali e segreti da scoprire. Alcuni aspetti del titolo sono stati ben recepiti dalla critica, ma la sua ripetitività e i suoi elementi live service hanno fatto storcere il naso a molti.