In un periodo storico in cui la salute mentale di bambini e adolescenti è diventata sempre più precaria anche per un uso forse smisurato dei social network, alcuni stati si stanno dando da fare per salvaguardare le future generazioni. La California sta infatti lavorando su una legge – AB 56 – che introduca nei social un’etichetta di pericolo simile a quelle che si trovano sui pacchetti di sigarette, per informare tutti del rischio di dipendenza dai social.
La California mette delle etichette di pericolo sui social
Le etichette saranno visualizzate da utenti di tutte le età per almeno 90 secondi al primissimo accesso settimanale su una qualsiasi piattaforma, in quanto il rischio di dipendenza vale per tutti e non soltanto per i giovanissimi. Rob Bonta, Procuratore generale della California che ha presentato la legge assieme a Rebecca Baur-Kahan, ha definito la misura come uno strumento per affrontare la crescente crisi della salute mentale e proteggere le future generazioni di bambini, che aiuterà a creare consapevolezza in chiunque.
“Le piattaforme di social media sono state create in modo che potessero ingaggiare sempre i nostri bambini“, ha dichiarato Kahan, “Questo provvedimento accende una luce su questi danni e garantisce che le famiglie siano dotate di informazioni essenziali per fare scelte consapevoli. Sono orgogliosa di collaborare con il procuratore generale Bonta per dare priorità al benessere dei giovani della California”.
Il provvedimento californiano ha già ottenuto l’approvazione di 40 dei 50 stati americani, quindi è possibile che nei prossimi mesi leggi simili saranno implementate in tutti gli Stati Uniti. La prima proposta di un provvedimento simile era arrivato a settembre, quando uno studio aveva evidenziato un collegamento tra i problemi di autostima dei giovani (soprattutto ragazze) e l’uso dei social. Bonta poi ha già intentato personalmente delle cause contro alcuni social come TikTok lo scorso ottobre.
Il pediatra Jason Nagata ha mostrato supporto per il provvedimento dicendo che ci sono rischi che i genitori e i ragazzi devono sapere, sottolineando in particolare che: “Il tempo trascorso sui social media può sostituire quello dedicato ad altre attività salutari, come dormire, fare esercizio fisico e socializzare di persona. Se da un lato i social possono fornire contenuti educativi, dall’altro possono anche fornire disinformazione sulla salute ed esporre i ragazzi a contenuti che danneggiano il loro benessere mentale“.