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Si avvicina il ban di TikTok dagli Stati Uniti: la Corte respinge il ricorso di ByteDance

Per TikTok le cose stanno andando sempre peggio negli Stati Uniti, nonostante il neoeletto presidente Trump si sia schierato contro il ban dal paese voluto da Joe Biden. Infatti di recente c’è stata una svolta non proprio positiva nella battaglia legale sul caso: la Corte d’Appello statunitense ha respinto il ricorso che ByteDance – la società madre del social – aveva presentato contro la legge sul suo futuro ban.

ByteDance fallisce il ricorso contro il ban di TikTok

Il problema è che questo rifiuto arriva a poco più di un mese dal 19 gennaio 2025, giorno in cui scade il periodo che il governo statunitense aveva dato a TikTok per far acquistare la sua filiale americana da una compagnia nel paese. Quando ha approvato la legge, Biden temeva che i dati degli utenti arrivassero nelle mani del governo cinese e che l’algoritmo di raccomandazione della piattaforma fosse manipolativo, e infatti il giudice Douglas Ginsburg ha definito la legge come “attentamente calibrata per proteggere la sicurezza nazionale“.

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Nel suo ricorso, ByteDance sosteneva che la legge violasse il Primo emendamento sulla libertà di espressione e il Quinto Emendamento sulle tutele paritarie, ma a quanto pare il governo ha fornito delle prove convincenti sul fatto che la legge non violi i due emendamenti.

TikTok ha commentato la causa dicendo: Purtroppo, il ban di TikTok è stato ideato e sostenuto basandosi su delle informazioni inesatte, fuorvianti e speculative, configurandosi come una vera e propria forma di censura nei confronti del popolo americano. Se non sarà fermato, questo divieto rischia di soffocare le voci di oltre 170 milioni di americani negli Stati Uniti e in tutto il mondo a partire dal 19 gennaio 2025”.

la dipendenza da tiktok

Il social ha poi sottolineato la sua autonomia da ByteDance, e che i dati degli utenti non finiscono assolutamente nelle mani del governo di Pechino. Il rifiuto del ricorso da parte della Corte non ha messo la parola fine sulla questione, in quanto TikTok ha ancora degli assi nella manica da giocare. Potrebbe infatti presentare ricorso presso il Circuito DC della Corte Suprema oppure sperare che una volta insediatosi alla Casa Bianca, Trump gli conceda 90 giorni di proroga per fare ciò che è richiesto dalla legge.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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