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Spotify Mod, la versione “crackata”, non funziona più, e i sostituti nascondono dei Trojan

Spotify ha deciso di porre fine al fenomeno di Spotify Mod, una versione crackata della famosa app musicale che permetteva agli utenti di accedere gratuitamente alle funzionalità Premium. Negli ultimi giorni, chi utilizza questa versione modificata ha notato che l’app è diventata praticamente inutilizzabile: playlist svuotate, impossibilità di accedere ai brani salvati e streaming bloccato.

Dietro a questo blocco c’è un intervento diretto da parte di Spotify come riportato da diverse testate quali MySmartPrice. La proprietaria dell’app ha modificato le API, rendendo di fatto inutilizzabili le versioni non ufficiali. Questa azione non è stata una sorpresa: la versione “Mod”, disponibile come APK per Android, violava apertamente i termini di servizio della piattaforma.

L’app, che si poteva scaricare da siti esterni al Play Store, aveva già sollevato dubbi riguardo alla sicurezza, esponendo gli utenti a potenziali malware nascosti nei file modificati. Spotify, che si appresta a lanciare il suo atteso Wrapped annuale, ha adottato una linea dura per difendere i propri introiti e la propria community. Ora, i pirati musicali dovranno affrontare una scelta: pagare per il servizio Premium o rischiare malware con altre alternative crackate, sempre meno sicure.

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Offerte Premium di Spotify e rischi delle alternative pirata

Mentre i più affezionati cercano ancora versioni modificate, il panorama delle app musicali legittime offre numerose alternative. Spotify Premium continua ad essere disponibile a prezzi accessibili, con promozioni vantaggiose come i 3 mesi gratuiti per i nuovi utenti, validi fino alla fine di dicembre. Anche gli studenti possono beneficiare di un abbonamento ridotto a soli 5,99 euro al mese. Per chi non è interessato a pagare, esistono comunque piattaforme gratuite, come YouTube Music, con pubblicità, o Amazon Music, disponibile per chi è abbonato a Prime. Inoltre, su Spotify, l’accesso gratuito rimane possibile su tablet e computer, seppur con l’inserimento di annunci pubblicitari tra i brani.

Nonostante ciò, chi decide di avventurarsi nel mondo delle app crackate rischia molto più di un semplice blocco dell’app. Recenti segnalazioni hanno evidenziato che diverse APK pirata sono infettate da Trojan e altri tipi di malware, rappresentando una minaccia concreta per la sicurezza e la privacy degli utenti. Attraverso il download non sicuro, è possibile per i malfattori bloccare il vostro dispositivo o, peggio, rubare dati sensibili, dunque viene esortato l’utente medio a diffidare dalle copie e a virare su fonti sicure e ufficiali.

L’azione di Spotify è un chiaro segnale per chi cerca di aggirare il sistema: le versioni modificate saranno sempre più difficili da utilizzare e meno sicure, lasciando come unica opzione realmente affidabile quella di sottoscrivere un abbonamento legittimo. Con un’offerta Premium che parte da 10,99 euro al mese e numerose agevolazioni, il messaggio sembra chiaro: pagare è l’unico modo per godersi la musica senza rischi.

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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