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Una vittoria per Mediaset: Cloudflare costretta a fermare il supporto ai siti pirata

Il Tribunale Ordinario di Roma ha imposto a Cloudflare, uno dei principali provider di servizi internet al mondo, di interrompere immediatamente il supporto tecnico ai portali pirata come GuardaSerie. Questa piattaforma, famosa per trasmettere illegalmente programmi di proprietà Mediaset come Amici di Maria de Filippi, Ciao Darwin, Grande Fratello VIP, Le Iene e molti altri, è stata al centro di una battaglia legale condotta dalla rete televisiva italiana. Grazie ai servizi offerti da Cloudflare, GuardaSerie è riuscita a eludere per anni i controlli dell’AGCom, cambiando continuamente l’estensione del dominio e rendendo difficile individuare i server che ospitavano il materiale illegale.

Secondo quanto riportato da TGCOM24, il Tribunale ha ritenuto Cloudflare complice di queste attività, configurando un “concorso nell’attività illecita di diffusione di programmi audiovisivi“. Oltre all’ordine di cessare la fornitura di servizi ai portali incriminati, la società statunitense è stata condannata a una multa di 1.000 euro per ogni giorno di ritardo nell’attuare il provvedimento. Questo rappresenta un precedente importante nella lotta contro la pirateria, un fenomeno che non solo danneggia le imprese creative, ma compromette anche posti di lavoro e il valore economico dell’industria dell’intrattenimento.

Mediaset vince la battaglia legale con Cloudflare

Implicazioni legali per Cloudflare e una lezione per l’intera industria

Questa sentenza rappresenta una grande vittoria per Mediaset, che si è distinta nella battaglia contro la pirateria online, ottenendo un risultato che, per esempio, era sfuggito alla Lega Serie A e al suo Piracy Shield. I giudici hanno riconosciuto come i servizi di Cloudflare, progettati per garantire sicurezza e anonimato, siano stati utilizzati in modo improprio per supportare attività illegali. Nello specifico, la possibilità di cambiare rapidamente l’estensione del dominio ha permesso a GuardaSerie di operare indisturbata per anni, offrendo agli utenti un vasto catalogo di contenuti piratati.

Il provvedimento si inserisce in un quadro più ampio di decisioni legali prese dai tribunali di Roma e Milano, sempre più impegnati nella tutela del diritto d’autore. Mediaset ha accolto con soddisfazione questa decisione, sottolineando l’importanza di combattere la pirateria, descritta come una “piaga distruttiva” per il settore.

Al momento, Cloudflare non ha rilasciato commenti ufficiali sulla sentenza, ma il caso potrebbe spingere l’intero settore tecnologico a riflettere sul proprio ruolo nella prevenzione di attività illecite. Questa vicenda evidenzia come le aziende tecnologiche debbano assumersi una maggiore responsabilità nell’uso dei loro servizi, dimostrando che la giustizia può intervenire con decisione per proteggere i diritti delle imprese creative.

Battaglie legali di Cloudflare

Leggi anche: Pirateria: la Guardia di Finanza ha chiuso una IPTV illegale, colpendo 1,3 milioni di utenti

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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