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Foodinho (Glovo) sanzionata per 5 milioni: tra le accuse, violazione della privacy dei rider

Il Garante della privacy ha inflitto una multa da 5 milioni di euro a Foodinho, società del gruppo Glovo, per gravi violazioni del GDPR legate al trattamento dei dati di oltre 35.000 rider. Tra le accuse principali, l’uso indiscriminato della geolocalizzazione, attiva anche quando i lavoratori erano fuori servizio o con l’applicazione in background, fino all’agosto 2023. Inoltre, i dati personali, inclusa la posizione geografica, sono stati trasmessi a società terze senza alcuna informativa preventiva, violando i diritti fondamentali degli interessati.

Un’istruttoria approfondita ha rivelato che la piattaforma digitale utilizzata dalla società presentava meccanismi automatizzati che non garantivano alcuna possibilità di contestazione. In caso di blocco o disattivazione degli account, i rider ricevevano messaggi preimpostati privi di istruzioni su come contestare la decisione o chiedere un intervento umano. Questi sistemi, definiti “freddi e inumani“, hanno sollevato particolari critiche soprattutto dopo il caso di Sebastian Galassi, rider 26enne deceduto nel 2022 durante una consegna. Il giorno dopo, un messaggio automatico notificava la fine del rapporto di lavoro senza alcun contatto umano.

rider glovo

Diritti dei rider in primo piano nel caso Foodinho (Glovo)

La multa non è solo una sanzione economica: il Garante, nel comunicato stampa, ha anche ordinato a Foodinho di adottare misure correttive sostanziali. Tra queste, rientrano l’obbligo di riformulare i messaggi inviati ai rider per garantire trasparenza e l’assicurazione che le decisioni prese dall’algoritmo siano verificate da personale adeguatamente formato. Inoltre, l’attivazione del GPS dovrà essere chiaramente segnalata con un’icona sui dispositivi dei lavoratori, e il monitoraggio in background non sarà più consentito.

Un altro punto critico riguarda i sistemi di punteggio e reputazione. Il cosiddetto “sistema di eccellenza” utilizzato da Foodinho, che dava priorità nella scelta dei turni ai rider con punteggi più alti, è stato giudicato potenzialmente discriminatorio. Il Garante ha quindi richiesto l’adozione di misure che evitino abusi o usi impropri dei feedback dei clienti, garantendo equità e trasparenza. L’intervento del Garante coincide con l’entrata in vigore della Direttiva UE 2024/2831, che mira a migliorare le condizioni di lavoro tramite piattaforme digitali.

Questo provvedimento rappresenta un passo importante per il riconoscimento dei diritti dei rider, spesso trattati come numeri da sistemi automatizzati, anziché come lavoratori con diritti e dignità. Il caso Foodinho non è isolato, ma si inserisce in un dibattito più ampio sull’uso degli algoritmi nel mondo del lavoro. La sentenza segna un precedente importante, ponendo l’accento sull’esigenza di equilibrio tra tecnologia e diritti umani, ribadendo che nessuna piattaforma può ignorare le normative sulla privacy e sul lavoro in nome dell’efficienza o del profitto.

Pausa dei rider Glovo

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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