Il 2025 si preannuncia come uno degli anni più importanti per l’industria videoludica e in questo prossimo panorama, si fa strada il nuovo action-RPG Crimson Desert, sviluppato con il potente motore BlackSpace Engine. Grazie a una demo esclusiva di un’ora, abbiamo avuto l’opportunità di avere un assaggio del gioco che introduce nuove meccaniche, smuovendo i canoni del genere. Tra un sistema di combattimento profondo e una grafica mozzafiato, ecco la nostra esperienza.
La demo si apre con un breve tutorial che guida i giocatori attraverso i movimenti di base e le meccaniche principali del combattimento. Questa fase introduttiva permette di familiarizzare con le ampie possibilità offerte dal gioco, dalla combinazione di attacchi con spada e scudo all’uso di abilità speciali come il Force Palm e il Precision Focus. Entrambe si rivelano cruciali durante le boss fight, ma anche in scenari di combattimento dinamici.
I quattro boss della demo di Crimson Desert
Dopo il tutorial, la demo ci ha catapultato direttamente nell’azione, con quattro boss da affrontare, ciascuno con difficoltà e meccaniche uniche. Ogni combattimento ha evidenziato un diverso aspetto del sistema di combattimento di Crimson Desert, che si distingue per la sua intensità e reattività. Il gameplay, infatti, è caratterizzato da una mole importante di combinazioni di tasti, in una maniera molto simile a quella dei picchiaduro, che consentono di sferrare attacchi pesanti, veloci, atterramenti e proiezioni.
Staglord: il custode delle rovine
Il primo boss che abbiamo affrontato è stato Staglord, un re decaduto che attende in silenzio nelle rovine di un regno dimenticato. Armato di spada e scudo, alterna attacchi prevedibili a potenti prese corpo a corpo, mettendo alla prova la nostra capacità di mantenere una posizione difensiva e di sfruttare le sue aperture. È un combattimento metodico, che introduce gradualmente alla gestione tattica dei duelli ravvicinati.
Reed Devil: il primo assaggio di mobilità
Il secondo boss, Reed Devil, ha portato la sfida su un piano completamente diverso. Questo avversario piccolo ma agile si muove rapidamente e attacca da ogni direzione. A metà scontro, la sua capacità di generare versioni fantasma di sé stesso in forma di totem ha complicato ulteriormente il combattimento, costringendoci a eliminare i duplicati per ridurre la pressione. È stato un test perfetto per mettere alla prova la nostra capacità di adattamento e di osservare i pattern di attacco
White Horn: il gigante delle montagne
White Horn ci ha costretti a ripensare completamente le nostre strategie. Questo spirito montano, massiccio e brutale, si avvale delle tempeste per confondere i giocatori e lanciare cariche improvvise, con attacchi che hanno come principale conseguenza una lunga fase di stunning. La sua presenza imponente e i suoi attacchi devastanti hanno reso questo scontro un punto di svolta nella demo, richiedendo un’elevata precisione tattica.
Queen Stoneback Crab: la sfida definitiva
L’ultimo boss, Queen Stoneback Crab, è stato il momento culminante della demo. Con le sue dimensioni colossali, questo granchio decorato con gemme ha trasformato lo scontro in un’esperienza sfidante. Qui si sono visti alcuni dei problemi di Crimson Desert, che presenta una curva di apprendimento (delle mosse e dinamiche nemiche) molto alta ma anche soddisfacente. Questa stessa complessità richiede ai giocatori di adattarsi rapidamente e di utilizzare ogni elemento del loro arsenale.
Attraverso le quattro boss fight (difficili da completare in una sola ora di gioco), la demo di Crimson Desert ha anche mostrato come l’ambiente possa essere sfruttato tatticamente: spingere i nemici nel fuoco o utilizzare il Precision Focus per rallentare il tempo sono solo alcuni esempi delle possibilità offerte.
Crimson Desert si presenta dunque come un titolo ambizioso, capace di mescolare elementi tradizionali degli RPG con meccaniche di combattimento innovative, ereditate dai picchiaduro, e un mondo visivamente straordinario. La scelta di focalizzarsi su boss fight così diversificate offre una visione chiara delle potenzialità ludiche, ma è anche un banco di prova per i giocatori che dovranno padroneggiare le meccaniche per sopravvivere.
Nonostante si tratti di una versione condensata e non rappresentativa dell’esperienza completa open-world, la demo ci ha lasciato con l’impressione che Pearl Abyss stia creando qualcosa di davvero speciale. Se Crimson Desert manterrà queste promesse, potrebbe diventare uno dei titoli più influenti del prossimo anno.