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Overwatch 2: Overwatch Classic è un viaggio nostalgico gradito, ma incompleto

È passata poco più di una settimana dall’introduzione di una delle modalità più attese delle ultime settimane da parte dei giocatori di Overwatch 2: un ritorno alle origini con la modalità intitolata Overwatch Classic. In essa, i giocatori vecchi e nuovi hanno potuto vivere (o rivivere) quella che era la prima interpretazione di questo gioco, identica all’uscita originaria del 2016, potendo utilizzare gli eroi nella loro versione iniziale, prima dei rework e dei centinaia di bilanciamenti compiuti dagli sviluppatori Blizzard negli ultimi otto anni.

Per chi ha giocato Overwatch 2 finora, il ritorno al passato non è soltanto nostalgico, ma rappresenta una fortissima spinta alla voce “divertimento “del gioco, al punto da rendersi conto in maniera positiva di dove si è arrivati oggi in fatto di bilanciamenti e di equilibrio tra gli eroi. Non è un segreto che alcuni dei personaggi visti in Overwatch Classic siano tremendamente più forti rispetto alla versione attuale, essendo in grado di dominare le partite anche da soli.

Nonostante l’obiettivo fosse quello di lasciar divertire i giocatori, qualche accortezza è stata comunque inserita all’interno di questa modalità dopo il suo rilascio, come per esempio l’impossibilità di selezionare eroi uguali, qualcosa che nei primi giorni era possibile fare e che ha caratterizzato moltissime partite, portando i giocatori a realizzare quanto la cosa sia importante per vivere degli incontri più tranquilli e meno soggetti al famoso e anche odiato counter-swapping. Eppure, nonostante questa modalità sia stata largamente apprezzata dai giocatori di Overwatch 2, gli sviluppatori di Blizzard hanno perso un’occasione importante per riproporre tutti gli elementi originali.

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Manca un sistema secondario, ma molto richiesto

In questo caso non stiamo parlando della proposta di mappe pre-rework o di modifiche agli eroi, considerando che il lavoro svolto è stato particolarmente dettagliato, come per esempio per le voice-line, tra interazioni e scelta degli eroi rimesse in versione originale, o per la reintroduzione della modalità 2CP nella rotazione delle partite. Ma ciò che i giocatori avrebbero tanto voluto rivedere è il sistema delle carte, ovvero la schermata a fine partita dove venivano scelti fino a quattro giocatori, le cui statistiche rappresentavano quelle più impattanti nella partita.

Tutti i partecipanti erano abilitati a votare una di queste persone, con il semplice scopo di elogiare la loro prestazione. Nonostante Overwatch 2 adesso possieda sia una tabella delle statistiche aggiornata in tempo reale e disponibile direttamente in partita con l’apposito tasto, sia un sistema di elogi che fornisce anche un piccolo boost di punti Battle Pass, questo sistema delle carte aveva un impatto diverso. Inutile ai fini del progresso o della partita, esso rappresenta un elemento nostalgico che moltissimi giocatori di Overwatch 2 avrebbero voluto rivedere, in modo da mostrare a coloro che non hanno mai potuto viverlo, come interagivano tra di loro gli utenti a fine partita in passato.

Considerando che l’intenzione di Blizzard è quella di proporre la modalità 6v6 in diverse sue forme durante la stagione corrente e quella successiva, forse le molteplici richieste da parte dei giocatori su questo sistema potrebbero essere ascoltate e, perché no, far tornare il sistema in pianta stabile, considerando che si tratta di uno dei più apprezzati, per cui molti provarono tristezza alla notizia della sua rimozione.

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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