Dopo una lunga attesa, Stalker 2 (o meglio S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl) sta finalmente per arrivare sui PC e sulle XBox Series X/s dei giocatori di tutto il mondo il prossimo 20 novembre… O meglio, di quasi tutto il mondo. Infatti il titolo sviluppato dallo studio ucraino GSC Game World potrebbe essere bandito dalla Russia, con motivi che si legano anche al conflitto attualmente in corso.
Stalker 2 potrebbe essere bandito dal governo russo se avrà contenuti anti-Russia o giustificherà il terrorismo
Il gioco non sarà formalmente venduto in Russia, dove però sarà possibile acquistarlo in altra maniera, ammesso che il governo russo non trovi nel gioco dei contenuti anti-Russia che giustifichino gli atti di terrorismo nei confronti del paese. Il deputato della Duma di Stato Anton Gorelki ha infatti ammesso pubblicamente che il governo prenderà azioni dure nei confronti di Stalker 2 se contenesse i contenuti sopramenzionati.
Il consigliere legale Mikhail Mushailev ha inoltre aggiunto che qualsiasi cittadino russo che comprerà il gioco tramite VPN dopo il ban sarà visto come sostenitore di una “forza ostile” al paese e che già solo comprare il gioco potrebbe essere definito un atto di terrorismo ai danni della Russia. Una posizione forse esagerata ma che riflette la grave situazione ancora in corso nell’Europa orientale.
Stalker 2 sarebbe dovuto uscire nel 2022, ma i lavori hanno subito un rallentamento a causa dell’invasione russa dell’Ucraina iniziata nel febbraio di quell’anno. Alcuni sviluppatori hanno combattuto per il proprio paese, mentre altri si sono trasferiti in un ufficio in Repubblica Ceca per poter finire di lavorare al gioco. Quattro giorni fa è stata finalmente diffusa la notizia che il gioco è entrato ufficialmente in fase gold, e che quindi non subirà più alcun rinvio.
Il gioco farà immergere i giocatori nella pericolosa Zona di alienazione di Chernbobyl, causata da una seconda esplosione del reattore (avvenuta soltanto nel’universo del gioco), dove affronteranno non sono dei violenti mutanti ma persino delle fazioni in guerra che hanno reso la sopravvivenza della zona ancora più impervia.