Alcuni dipendenti di NetEase, noto publisher cinese e protagonista di recenti progetti in rampa di lancio come Marvel Rivals e Destiny: Rising, sono finiti al centro di una bufera legale che rischia di macchiare irreparabilmente la reputazione loro e dell’azienda. A quanto pare, quest’ultima è stata travolta da un’indagine che ha portato all’arresto di nove dipendenti, con accuse che spaziano dal riciclaggio di denaro alla corruzione. La cifra incriminata, pari a 139 milioni di dollari, rende questa vicenda una delle più gravi mai emerse nel settore videoludico.
L’inchiesta, avviata dopo le segnalazioni di alcune agenzie di stampa cinesi, con i dettagli riportati da DualShockers, si concentra sul reparto marketing e distribuzione di NetEase. Tra i principali sospettati spiccano Xiang Lang, general manager del marketing, e Jin Yuchen, ex direttore del settore. Entrambi, insieme a un nutrito gruppo di collaboratori e partner aziendali, sarebbero coinvolti in operazioni illecite come l’acquisto di traffico per manipolare la visibilità dei prodotti NetEase sui social media. A peggiorare la situazione, emergono legami con ben 27 società, finora non identificate, che potrebbero aver contribuito a questo presunto sistema di corruzione su larga scala.
Impatti sull’industria e il futuro di NetEase
Nonostante la gravità delle accuse, i progetti principali di NetEase, tra cui il lancio di Marvel Rivals previsto per la prima settimana di dicembre 2024, non sembrano subire rallentamenti. Questo perché l’inchiesta si limita, al momento, ai reparti marketing e distribuzione, lasciando intatte le divisioni di sviluppo e produzione. Tuttavia, lo scandalo rischia di danneggiare l’immagine pubblica dell’azienda, generando un’onda lunga di sfiducia non solo tra i consumatori, ma anche tra eventuali partner commerciali.
Il caso mette in evidenza una pratica che negli ultimi anni ha sollevato non poche controversie nel settore: l’acquisto di opinioni e recensioni online. Sebbene non sia chiaro se queste accuse facciano parte del quadro di corruzione attuale, l’intera vicenda sottolinea i rischi di una gestione poco trasparente, soprattutto in un’industria in crescita come quella videoludica. Da menzionare il caso della closed alpha di Marvel Rivals, dove ci fu una grossa polemica (di cui potete leggere maggiori dettagli a questo indirizzo) legata all’impossibilità di parlare male del gioco scritta nel contratto dei tester.
Resta da vedere come NetEase reagirà a questa crisi e se adotterà misure per ripulire il proprio nome e recuperare credibilità. Con i riflettori puntati, sarà cruciale per l’azienda dimostrare trasparenza e rigore, evitando che questa storia si traduca in un calo di fiducia irreversibile, in quella che rappresenta una vicenda che, seppur non intacchi i lavori sui progetti in corso, solleva interrogativi sulla governance aziendale e sulle possibili conseguenze di un simile scandalo.