Il settore automotive italiano sta vivendo un momento di crisi. Per lo meno questa è la situazione descritta dalle analisi condotte da ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), da cui emergerebbe un drastico calo della produzione dei veicoli nel corso dello scorso settembre.
L’associazione, a fronte di questi risultati, ha rivolto un appello al Governo nazionale, pregandolo di rivedere la decisione di ridurre, nel 2025, i finanziamenti stanziati per il Fondo Automotive e, in breve, di lasciare inalterate le somme dedicate al sostegno del settore automobilistico italiano.
L’industria automotive è in recessione
D’altronde i numeri comunicati da ANFIA parlano chiaro: nel mese di settembre 2024 la filiera automobilistica ha prodotto solamente 25 mila automobili, rispetto ai quasi 50 mila esemplari costruiti nel corso di settembre 2023. Si parla di una decrescita pari al 50,5%.
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Il dato percentuale risulta decisamente più mite se si confronta il numero di veicoli prodotti dal settore automotive nel periodo gennaio-settembre: nel 2024 la filiera ha creato 256 mila vetture, segnando così un calo del 38,3% rispetto allo scorso anno.
Ciò che è sicuro è che entrambi i dati testimoniano una crisi non solo della produzione di veicoli a livello nazionale, ma anche la crisi del settore automobilistico italiano. Stando sempre ai dati ANFIA, l’intera produzione del settore automotive italiana (che comprende auto, carrozzerie, rimorchi, motori e via discorrendo) ha registrato un flesso negativo di circa il 30% nel settembre 2024 (la percentuale diminuisce al 19,6% se si considera il periodo gennaio-settembre).
Non finisce qui: anche l’indice della fabbricazione di autoveicoli (che comprende auto e veicoli commerciali, sia leggeri, sia pesanti) ha riportato una diminuzione della produzione del 42,6% durante il settembre di quest’anno (25,5% nel periodo gennaio-settembre), mentre l’indice di produzione di carrozzerie, rimorchi e semirimorchi è aumentata timidamente dello 0,3%.
Questa situazione decisamente non rosea è aggravata, a detta di ANFIA, dalla preoccupazione dal taglio dei finanziamenti al Fondo Automotive previsto per il 2025, che sottrarrà al fondo circa l’80% delle risorse. Per questo motivo Gianmarco Giorda, Direttore Generale di ANFIA, ha deciso di pregare il Governo italiano di supportare la filiera produttiva e di rivedere le prospettive di taglio della spesa.
Il Direttore ha espresso la “forte preoccupazione il taglio di 4,6 miliardi di Euro dal fondo automotive prospettato in Finanziaria, in quanto le risorse stanziate per il 2025-2030 erano finalizzate ad accompagnare la transizione del settore non solo sul lato della domanda, ma anche dell’offerta”.
Secondo Giorda, i finanziamenti pubblici sono necessari per “colmare i gap di competitività rispetto agli altri maggiori Paesi dell’automotive”.
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