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Genshin Impact, le nuove ali per celebrare il rilascio su X-Box svelano segreti di lore

Con l’aggiornamento di gioco 5.2 Genshin Impact è finalmente sbarcato anche su X-Box dopo mesi di interminabile attesa. L’annuncio è stato dato proprio durante la live dedicata alla versione, e nel corso di questa è stato anche svelata una ricompensa esclusiva per i giocatori della console Ubisoft: un paio di ali, che per i giocatori delle altre piattaforme arriveranno solo con la versione 5.3, all’apparenza insignificanti.

Una volta ricevute le ali e letta la lore, comunque, i giocatori si sono immediatamente resi conto che quello che sembrava un’oggetto irrilevante, distribuito a puro scopo celebrativo, celava in realtà segreti e informazioni fondamentali sulla storia del gemello del protagonista e sulla civiltà scomparsa di Khaenri’ah.

Prima di iniziare una piccola premessa: nella descrizione dell’oggetto e nei discorsi che faremo in seguito utilizzeremo i pronomi femminili per riferirci al gemello del protagonista dal momento che dal video ufficiale The Road Not Taken abbiamo appreso che il protagonista “canonico” dovrebbe essere Aether, e che di conseguenza l’antagonista dovrebbe essere la femmina, Lumine.

Genshin Impact

Ali dell’Intreccio Predestinato: descrizione, lore e segreti

Le ali, dal nome Ali dell’Intreccio Predestinato, approfondiscono il background di Lumine e di Khaenri’ah in un modo così specifico ed interessante che sarebbe quasi un peccato non rivedere estesi all’interno della narrazione tali eventi. Ci viene infatti raccontato che la gemella del nostro protagonista era l’erede al trono di un “glorioso regno perduto”, ma che in seguito a certe circostanza decise di abbandonare tale destino per abbracciare quello di una singola nazione. Proprio qui il suo destino iniziò ad intrecciarsi a quello di Dainsleif.

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“Fu da lontano che lui [nota: Dainsleif] intravide una chioma dai biondi capelli, quando il grande re annunciò il suo successore al trono. Il clamore dei festeggiamenti aveva poco a che fare con lui, e anzi, avrebbe aiutato a pulire i fiori, sia quelli veri sia quelli falsi, sparsi in giro dopo i festeggiamenti. Guardandosi alle spalle per un attimo, continuò a mantenere l’ordine nella piazza che si trovava subito prima la porta del palazzo. Egli era solo un ordinario, giovane cavaliere, dopotutto.

La principessa dai capelli dorati, dal canto suo, guardava a quel mare di umanità, insicura, realizzando soltanto ora che così tante persone abitavano quel regno sotterraneo. Una volta, ella era stata la rampolla di un glorioso regno perduto, che portava il peso di un mondo intero. Ma nella sua breve vita, aveva percepito la gentilezza di coloro che abitavano lì, e così decise di prendere sulle sue spalle i pilastri di quella terra, divenendo da sovrana di un mondo a speranza di una singola nazione.

Il giovane cavaliere non era di origini sconosciute, ma questo valeva molto poco nel grande ordine delle cose. Il destino del nobile erede dai capelli d’oro era molto più nobile, ma adesso che ella aveva perso il suo mondo, bramava nient’altro che un singolo regno.

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In seguito, il giovane cavaliere fu promosso e il titolo di “Spada del Crepuscolo” gli fu conferito. Riguardo la nobile erede dai capelli dorati, ella fu condotta dall’ultimo Re Vinster [nota: Irmin, l’ultimo Re di Khaenri’ah] giù, giù fino alle profondità più remote del regno. Il giovane cavaliere, inizialmente intenzionato solo a salvare suo fratello maggiore, imprigionato e reso cieco da entrambi gli occhi, riunì i giovani più brillanti del suo tempo. La loro giusta causa, quella di salvare la nazione, fu soltanto un’azione svolta superficialmente. Ma l’erede dai capelli dorati fu usata come vessillo per assorbire l’illimitato potere dell’Abisso, e divenne la chiave per il quasi annientamento del mondo.

Questo fu il momento in cui le loro strade si intrecciarono – una nobile, che precipitava dalla luce verso l’Abisso, e l’altro umile, che si arrampicava cercando di sfuggire all’oscurità. Regicidio, giustezza, spietatezza, tradimento, finché tutto divenne desolato. E ciò che venne dopo, dove i due spiriti legati da una comune agonia avrebbero viaggiato insieme, sarebbe sembrato nient’altro se non un piccolo punto di intersezione nelle loro vite troppo lunghe, che gradualmente divergevano.

La descrizione delle ali, indubbiamente poetica e ricca di significato, riassume anche il primo contatto avvenuto tra l’Abisso e Lumine, lasciando inoltre intendere che persino questa fosse totalmente inconsapevole ed ignara di ciò che stava per accadere.

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Leggi anche: Genshin Impact, rilasciato il Drip Marketing della versione 5.3: Mavuika e Citlali protagoniste

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Daniela Reina

Daniela Reina

Nel tempo libero viaggia attraverso tempo, spazio e mondi di fantasia in compagnia di qualche buona lettura. Il suo manga preferito è Berserk, l'anime Neon Genesis Evangelion.

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