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League of Legends: streamer sopravvive a una caduta di 3 piani e torna per fare la tier list delle sue ferite

Una storia curiosa quella dello streamer di League of Legends, No Arm Whatley, il quale è sopravvissuto a un’incredibile esperienza di vita o di morte. Dopo una lunga assenza, Whatley ha rivelato ai fan di essere stato in coma per due settimane a causa di una terribile caduta da una finestra al terzo piano, avvenuta mentre cercava di chiuderla. Il vetro si è improvvisamente staccato dal telaio, facendolo precipitare. L’impatto è stato devastante: ha subito gravi traumi cranici e diverse fratture, passando ben sette settimane in ospedale, sottoposto a operazioni d’urgenza per salvarlo da emorragie cerebrali e lesioni interne.

Nonostante la gravità dell’incidente, Whatley ha mantenuto il suo caratteristico senso dell’umorismo, condividendo con i follower una tier list delle sue ferite, in stile League of Legends, utilizzando come soggetto Tahm Kench, campione protagonista anche della sua immagine profilo. Ha anche espresso con entusiasmo il desiderio di tornare a giocare. La lista delle sue lesioni è davvero varia e a primo impatto sembra un miracolo il fatto che sia ancora vivo, cosa che ha lasciato i suoi followers di stucco, per metà stupiti e per metà felici di vederlo ancora cosciente.

Tahm Kench di League of Legends, figura dell'avatar dello streamer No Arms Whatley

Positività post trauma per lo streamer di League of Legends

Whatley, nello stilare questa lista delle sue ferite, ha mostrato davvero di essere positivo in questa situazione, mostrando ironia nel classificarle per gravità. Nel suo S-Tier, le lesioni più critiche comprendono un ematoma subdurale acuto, due emorragie cerebrali e contusioni multiple, oltre alla calvizia, che lo streamer scherza essere “socialmente devastante.” Tra le ferite in A-Tier, ha evidenziato emorragie oculari che lo hanno lasciato quasi cieco, mentre nel B-Tier sono inclusi il bacino fratturato, una frattura alla colonna vertebrale, un piede rotto e, forse, la perdita permanente del gusto.

Tra le sue operazioni, la più significativa è stata una craniotomia: un intervento per alleviare la pressione cranica dovuta all’accumulo di sangue. Dopo settimane di terapia, Whatley ha raccontato con ironia di essere riuscito persino a muovere manualmente i frammenti del suo cranio, descrivendo l’esperienza come “davvero miserabile.” Eppure, contro ogni previsione, ha mantenuto la maggior parte delle sue facoltà cognitive.

Nonostante l’esperienza traumatica e la cecità parziale, Whatley è deciso a tornare presto in campo su League of Legends, pur riconoscendo che per ora non può usare campioni che richiedono riflessi rapidi o grande precisione. I medici sono fiduciosi che la vista potrebbe tornare, parzialmente o completamente, con il tempo o con ulteriori interventi.

La storia di Whatley è un chiaro esempio di resilienza. Con il suo entusiasmo, ha saputo affrontare una situazione al limite della sopravvivenza, trovando persino il modo di scherzare. La sua determinazione a tornare a giocare a League of Legends mostra come anche le esperienze più difficili possano essere superate con umorismo e passione, lasciando sperare i suoi fan per un suo prossimo ritorno sullo schermo, pronti a seguirlo con maggiore affetto.

Tahm Kench di League of Legends

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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