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Un robot realistico: lo scienziato Hiroshi Ishiguro presenta Geminoid HI-6, l’androide identico a lui

La tecnologia di robot umanoidi ha fatto passi da gigante, e nessuno lo dimostra meglio di Hiroshi Ishiguro con il suo Geminoid HI-6, la sua ultima creazione che vi mostra una realtà che, normalmente, avremmo visto soltanto nei film e che negli ultimi tempi sta prendendo sempre più piede. Questo androide, frutto di 18 anni di ricerca, rappresenta una copia quasi perfetta del suo stesso creatore, replicandone le sembianze e persino alcune caratteristiche conversazionali.

Esposto attualmente all’Università di Osaka, il robot fa impressione per la sua incredibile somiglianza fisica con Hiroshi Ishiguro, oltre che per la sua avanzata intelligenza artificiale. Dotato di un modello linguistico avanzato e di un ampio database che raccoglie dieci libri e numerose interviste dello scienziato, Geminoid HI-6 riesce a simulare un dialogo quasi naturale. Infatti, lo scenziato ha dichiarato di averlo utilizzato nelle sue classi per tenere lezioni in sua assenza, rispondendo anche alle domande successive e mostrando ampiamente le sue capacità, che lo rendono un potenziale sostituto adeguato in numerose situazioni sociali.

Il progetto, che ha visto sei prototipi precedenti prima di questa versione definitiva, rappresenta il culmine della ricerca di Hiroshi Ishiguro. La pelle in silicone, sviluppata appositamente per rendere l’esperienza del contatto il più realistica possibile, si combina a un design sofisticato che permette all’androide di muoversi con una sorprendente agilità nella parte superiore del corpo e di riprodurre oltre cinquanta espressioni facciali. Tuttavia, la voce rimane ancora piuttosto generica, simile a quella di un adulto maschio con un accento unico, come mostrato nel video che, brevemente, ci presenta l’androide.

Hiroshi Ishiguro Geminoid HI 6

Hiroshi Ishiguro da inizio a futuro di interazione sociale con i robot umanoidi?

Il Geminoid HI-6 di Hiroshi Ishiguro non è solo un prodigio della robotica, ma anche un’anticipazione di un futuro in cui l’interazione tra umani e robot potrebbe diventare sempre più comune. Lo scienziato, in un’intervista con CNBC, ha sottolineato come il suo obiettivo sia solo quello di perfezionare le funzioni tecniche e soprattutto di favorire una nuova dimensione sociale in cui i robot siano percepiti come membri integranti della società. “Se vogliamo sviluppare relazioni migliori con i robot,” afferma, “è fondamentale sentirli vicini e accettarli come parte del nostro quotidiano.” Ishiguro immagina un mondo in cui questi androidi potrebbero supportare gli esseri umani in varie situazioni, dalle lezioni universitarie all’assistenza sanitaria.

Nel laboratorio di Ishiguro, il progetto del Geminoid HI-6 è affiancato dallo sviluppo di altri robot umanoidi come “Erica”, un’androide receptionist capace di interagire autonomamente con i visitatori o di essere controllata da remoto, mostrando il vasto campo di applicazione pratica della tecnologia robotica. I progressi in campo AI e robotico stanno permettendo la creazione di androidi che, con l’integrazione di materiali avanzati e software sempre più performanti, possono svolgere compiti che richiedono empatia e complessità relazionale. Con il ritmo attuale dei progressi, l’interazione naturale tra esseri umani e robot potrebbe diventare presto una parte della nostra realtà.

Hiroshi Ishiguro e i progressi della sua ricerca, culminata con Geminoid HI-6

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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