Tra le dozzine di personaggi presentati nel corso del tempo all’interno dell’universo di Dragon Ball, in questi ultimi giorni la figura di Mr. Popo è quella che maggiormente è stata oggetto di discussione tra i fan, per via di un cambiamento radicale e di alcune rivelazioni che potrebbero averne svelato l’origine. Con il nuovo Dragon Ball DAIMA, Akira Toriyama non ripete lo schema incentrato su Goku e Vegeta, ma inserisce nuovi volti e vecchi protagonisti come il Supremo Kai, Bulma e altre figure rilevanti del passato, tutti proposti in formato “Mini” per effetto di un desiderio esaudito da Gomah, riportando molti fan a un’atmosfera simile a quella della prima serie.
Il tutto rappresenta non solo un omaggio nostalgico alle prime espressioni della serie di Dragon Ball, ma un modo per esplorare dinamiche meno combattive e più interpersonali tra i protagonisti. E se alcuni vedono queste scelte come un ritorno alle origini, altri apprezzano il richiamo alla comicità e leggerezza delle avventure originali di Goku bambino. Quasi nessuno è scampato a questa sorte e tra i tanti è proprio Mr. Popo colui che sta facendo parlare la community, il quale ha ricevuto un cambiamento nel corso del secondo episodio di DAIMA che può sembrare piccolo, ma riesce a spiegare molto sulle sue origini: il design Mini, senza il turbante, ha rivelato due corna sulla sua testa.
Mr. Popo, introdotto originariamente in Dragon Ball nel palazzo del Supremo, ha sempre suscitato curiosità per il suo aspetto particolare. Nel contesto di DAIMA, Toriyama non solo lo ripresenta ma introduce un retroscena inedito che collega il suo personaggio al Mondo dei Demoni, suggerendo che le sue origini possano risalire a questo oscuro reame. Il Supremo Kai stesso ha rivelato che molti individui con orecchie appuntite provengono dal Mondo dei Demoni, il che ha portato i fan a speculare che Popo, con le sue corna e il misterioso passato, possa avere radici antiche legate a quel mondo.
Il tutto non c’entra nulla con le polemiche passate
In Occidente Mr. Popo è stato al centro di critiche e accuse di rappresentazioni razziali offensive in passato, precisamente durante gli anni 2000, quando la scrittrice Carole Boston Weatherford, attraverso un saggio, criticò duramente il suo design, così come quello del Pokémon Jynx, sollevando accuse verso gli autori di perpetuare stereotipi razzisti. Questo ha spinto Viz Media e altre case editrici occidentali a modificare il design del personaggio, ritoccandogli le labbra e, in alcune versioni americane, addirittura cambiando il colore della pelle in blu.
Toriyama non intendeva offendere nessuno; la creazione di Popo rispondeva a una cultura e una sensibilità diverse in Giappone. Ora la cosa è ancora più evidente, in quanto è palese che il cambiamento visto in DAIMA non c’entri nulla con queste polemiche, anzi può essere visto solamente come un modo di ampliare le informazioni legate al personaggio e, perché no, togliere un po’ di mistero per alimentare le teorie dei fan.
Il fatto che Popo possa essere originario del Mondo dei Demoni potrebbe attirare nuove attenzioni su questa figura enigmatica, utili anche per aumentare il numero di persone interessate alla nuova opera animata della serie. Dragon Ball DAIMA non solo sta riportando sotto i riflettori alcuni dei suoi personaggi meno usati, ma sta anche aprendo nuove interpretazioni e teorie sulla loro natura, accrescendo ancora di più il fascino dell’universo creato da Toriyama.