I videogiochi, per la gioia degli appassionati di grafica, si fanno sempre più realistici, tanto che, sempre più frequentemente, utenti e stampa specializzata faticano a distinguere il videogioco dalla realtà. In pochi ci saremmo aspettati, però, che si arrivasse al punto di scambiare il personaggio di un videogioco per l’autore di un attentato terroristico.
Negli ultimi giorni, sui social e con particolare riferimento a Twitter (X) hanno circolato immagini della presunta autrice dell’atto terroristico che si è consumato ad Ankara, presso la sede della Turkish Aerospace Industries, che ha portato alla morte di 5 persone. Ebbene, le foto in questione ritraggono un personaggio di fantasia.
L’autrice dell’attentato non si chiama Farah Karim
Partendo su Twitter USA e, nel giro di poche ore, arrivando anche sui social del nostro paese (Facebook compreso) le immagini della presunta terrorista hanno fatto rapidamente il giro del mondo: queste includevano foto e nome della stessa che, però, risulta essere un personaggio di COD Modern Warfare 2, videogioco uscito nel 2019.
Il personaggio, inoltre, è interpretato dall’attrice australiana Claudia Doumit: immaginiamo lo spavento della professionista quando si è vista “accostata” ad un simile atto criminale. Sui social, gli utenti hanno diffuso la notizia che questa Karim, la presunta attentatrice, fosse tra l’altro un membro della CIA: ciò, se si fosse realmente verificato, avrebbe portato la Turchia ad abbandonare la NATO data la decadenza tra gli accordi internazionali di non attacco tra gli stati appartenenti all’organizzazione. Insomma, una foto che ha rischiato di porre le basi per qualcosa di assurdo!
Il silenzio della stampa locale
Un primo indizio che ha permesso, a coloro che non conoscono bene la saga di COD e avrebbero rischiato di cadere nella fake news, di comprendere la non veridicità di queste dichiarazioni, è certamente il fatto che la stampa turca non abbia, fino a questo momento, rilasciato alcuna dichiarazione in merito al nome dell’autore del folle gesto.
Insomma: i presupposti per, ancora una volta, trasformare un videogioco in una pericolosa fake news, ci sono stati. Per nostra fortuna, la community dei videogiocatori è prontamente intervenuta segnalando in massa queste dichiarazioni e riportando in auge la verità.
