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Prince of Persia – The Lost Crown non avrebbe soddisfatto le aspettative: Ubisoft scioglie il team

Ubisoft ha pubblicato Prince of Persia: The Lost Crown con l’ambizione di rispolverare un franchise storico. Il gioco ha riscosso consensi dalla critica e dai fan, ma non ha raggiunto gli obiettivi di vendita prefissati dalla società. Secondo un report video del giornalista francese Gautoz, il destino del gioco era già stato segnato poche settimane dopo il suo lancio, con Ubisoft che aveva deciso di non dare luce verde a un sequel, prediligendo soltanto contenuti aggiuntivi sotto forma dei DLC che abbiamo visto.

Questa decisione è stata confermata indirettamente da Abdelhak Elguess, senior producer del gioco, il quale ha dichiarato a Eurogamer che il team è stato sciolto, o meglio diviso e spostato su altri progetti, confermando che la roadmap post-lancio di The Lost Crown era ormai completa. Il motivo principale della cancellazione del seguito risiede nelle vendite inferiori alle aspettative. Secondo i dati forniti dal report, Ubisoft si aspettava di vendere milioni di copie in un breve periodo, ma a oggi The Lost Crown ha venduto circa un milione di unità.

Questo risultato ha portato l’azienda a bloccare un eventuale sequel, per il quale il team ha provato a battersi per avere il permesso di sviluppare, in quanto avrebbe limitato le vendite a lungo termine del gioco. Ma non solo, il risultato ha anche spinto Ubisoft a impiegare il team di sviluppo su altri progetti con maggiore potenziale di vendita, i quali sono precisamente 3: Beyond Good & Evil 2, il prossimo capitolo di Ghost Recon, e un remake di Rayman noto come Project Steambot.

Prince of Persia The Lost Crown

Scetticismo anche sui nuovi progetti, dopo Prince of Persia

Sappiamo di come Ubisoft, a prescindere dal ramo, non se la stia passando bene, dato che il 2024 ha sottolineato una netta crisi, con azioni in calo, malcontenti, scioperi, suggerimenti di cambio dei vertici da parte degli investitori e, naturalmente, polemiche da parte del pubblico legate soprattutto ad alcune scelte videoludiche, come banalmente quelle per il nuovo Assassin’s Creed Shadows, oppure quelle per Star Wars Outlaws o a Skull and Bones, due titoli che non hanno soddisfatto le aspettative.

Prince of Persia dal canto suo è quello che, alla fine dei conti, è riuscito a non deludere il pubblico, ma nonostante gli sforzi del team di portare avanti espansioni e un potenziale sequel, la scelta di spostare la maggior parte degli sviluppatori su altri progetti interni è stata definitiva. Tuttavia anche per questi progetti vige un certo pessimismo. Beyond Good & Evil 2, ad esempio, secondo vari insider, suscita perplessità all’interno di Ubisoft stessa per i continui investimenti che probabilmente non verranno mai recuperati.

Persino il remake di Rayman, in sviluppo presso Ubisoft Milan, ha ricevuto critiche interne, con il gioco affidato alla supervisione di Michel Ancel, il creatore originale della serie, il quale aveva lasciato l’industria dei videogiochi nel 2020 in seguito alle accuse di cattiva condotta. Sarà una bella sfida per i membri del team di Prince of Persia adeguarsi ai nuovi team, considerando i rumors negativi. Tuttavia essi stessi hanno descritto The Lost Crown come un progetto “perfetto”, in quanto ha attraversato uno sviluppo lineare e senza particolari problemi, un vero lusso rispetto a molti altri progetti Ubisoft.

Prince of Persia The Lost Crown

Leggi anche: Ubisoft cancella l’accesso anticipato di Assassin’s Creed Shadows

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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