Meta ha deciso, dopo oltre due anni di assenza, di tornare a proporre ai suoi utenti la tecnologia di riconoscimento facciale in app: per la precisione, questa torna disponibile sui due social più importanti dell’azienda, ossia Instagram e Facebook. Quali sono i motivi che hanno spinto a questa nuova implementazione? Presto detto.
L’azienda di Mark Zuckerberg di voler “aiutare a proteggere le persone dalle pubblicità celeb-bait e consentire un recupero più rapido dell’account in caso di furto“. Torniamo quindi a parlare di una questione di sicurezza sia nei confronti del singolo utente sia nei confronti dei creatori di contenuti “illeciti”.
Nuovo sistema di protezione dei dati per Facebook e non solo
Diamo qui di seguito una definizione di pubblicità celeb-bait: si tratta, in poche parole, di un particolare tipo di truffa che richiede l’utilizzo illecito del volto di una celebrità all’interno di una pubblicità fittizia al fine di convincere le vittime ad inserire, all’interno del link presente nella finta inserzione, i propri dati più preziosi.
La tecnologia Face ID servirà quindi a Meta per realizzare dei confronti tra il volto presente nell’inserzione e quello presente nei canali social ufficiali delle suddette celebrità: al termine di questo confronto, una mancanza di corrispondenza netta porterà al blocco dell’account sospetto. Meta sottolinea, inoltre, che tutti i dati di analisi verranno cancellati al termine della stessa.
Un ostacolo al furto d’identità digitale
Nel caso in cui si abbia il sospetto (o, purtroppo, la certezza) che qualcuno sia entrato in maniera non lecita nel nostro account, abbiamo una nuova arma per confermare la nostra identità oltre al documento ufficiale di riconoscimento: il nostro volto.
L’introduzione del video-selfie come sistema di conferma della propria identità è stato confermato da Meta, che ha dichiarato che quest’ultimo, nel rispetto della privacy dell’utente, verrà utilizzato per realizzare dei confronti con i volti presenti sul profilo “rubato”.