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Night of the Ghoul – Recensione del Volume 1, l’incubo è solo all’inizio!

Mescolare elementi cinematografici e fumettistici può essere un’operazione rischiosa, ma quando funziona, il risultato può essere affascinante. In questo caso, Night of the Ghoul, scritto da Scott Snyder e disegnato da Francesco Francavilla, ci regala un’opera che parte dal mito del cinema perduto per trasformarsi in una storia horror travolgente, capace di catturare i fan del genere con un’atmosfera sinistra e misteriosa.

Conosciuti per il loro talento e le collaborazioni precedenti, Snyder e Francavilla mettono insieme una narrazione densa di suspense e un comparto grafico che omaggia i classici dell’horror cinematografico, rendendo Night of the Ghoul una lettura imperdibile per gli amanti del genere. Questo e altre opere, fanno parte di quello che viene chiamato “Scottobre”, ovvero un Ottobre dedicato alla mente di Scott Snyder e all’uscita delle sue opere, portato avanti da Star Comics, il quale ha reso ufficialmente disponibile questo primo, agghiacciante volume per poter anche essere recensito da noi.

Il titolo Night of the Ghoul

La Trama

Un film horror degli anni ’30, leggendario quanto maledetto, che non è mai stato proiettato al pubblico. Una storia rimossa dalle cronache del cinema, cancellata dalla memoria collettiva. Ma questo film, Night of the Ghoul, non è soltanto un’opera d’arte dimenticata: nasconde un segreto oscuro. Forest Inman, un uomo ossessionato dall’idea di ritrovare questa pellicola, scopre che il regista, T.F. Merritt, è ancora vivo, rinchiuso in una casa di cura, e decide di incontrarlo per scoprire la verità dietro al mistero.

Man mano che il fumetto ci trascina tra passato e presente, vediamo alternarsi scene dell’oscuro film perduto e il racconto dell’investigazione di Inman. Ma mentre il confine tra finzione e realtà si dissolve, emergono inquietanti verità su una creatura chiamata Ghoul, che potrebbe non essere confinata solo alla pellicola… Forest e suo figlio Orson porteranno alla luce verità pericolose non solo sul film, ma anche su una reale minaccia che potrebbe cambiare il mondo.

Night of the Ghoul - la recensione

L’arte di Francesco Francavilla

La grande forza di Night of the Ghoul risiede nell’immenso contributo visivo di Francesco Francavilla. Il suo tratto distintivo, ricco di ombre e tonalità cupe, riesce a evocare perfettamente il fascino vintage degli horror degli anni ’30 e ’40. Ogni pagina è studiata nei minimi dettagli per trasmettere un senso di inquietudine palpabile, e i contrasti netti di luce e ombra giocano un ruolo fondamentale nel mantenere alta la tensione.

L’uso limitato ma potente dei colori, arancioni intensi e neri profondi, dona all’opera un’estetica quasi cinematografica. Francavilla è riuscito a ricreare non solo l’epoca in cui è ambientata la storia, ma anche quell’atmosfera di terrore sottile che era tipica dei vecchi film horror. Le sequenze ambientate nel presente appaiono altrettanto cupe e decadenti, con la casa di cura che diventa il perfetto teatro per rivelazioni sinistre.

Night of the Ghoul Variante copertina 1
Night of the Ghoul Variante copertina 2

Narrazione e Personaggi

Scott Snyder non delude nella sua scrittura, sempre capace di intrecciare mistero e suspense in modo abile. Il ritmo della narrazione è rapido, ma non troppo accelerato, e alterna con eleganza momenti di tensione psicologica a sequenze più classiche da horror. Il dialogo tra Forest e Merritt è particolarmente intrigante: lo scambio tra i due alimenta l’atmosfera di segreti non detti e pericoli imminenti, rivelando a poco a poco dettagli che lasciano il lettore in uno stato di costante incertezza.

Il personaggio di Forest Inman funziona come ponte perfetto tra il lettore e la storia, rappresentando qualcuno che cerca la verità a tutti i costi, anche a rischio di scoprire qualcosa di terribile. Merritt, d’altra parte, si presenta come un uomo consumato dalla sua stessa opera, quasi incapace di distinguere tra la sua creazione e la realtà. Questo dualismo tra i due protagonisti è uno degli aspetti più intriganti del fumetto, creando una dinamica tesa che eleva la narrazione.

Night of the Ghoul la pellicola horror

Conclusioni

Il primo volume di Night of the Ghoul è un tuffo nel passato oscuro del cinema horror, capace di fondere brillantemente elementi visivi e narrativi per creare una storia inquietante e coinvolgente. Il lavoro di Snyder e Francavilla è impeccabile: entrambi portano le loro forze uniche nel progetto, dando vita a un’opera che sa come giocare con la paura e la curiosità del lettore.

Questo volume introduce solo una parte del mistero, lasciandoci con molte domande e la voglia di scoprire di più. La narrazione è intrigante, i personaggi ben costruiti, e l’arte di Francavilla è come sempre uno spettacolo per gli occhi. Se le premesse sono queste, non possiamo che aspettarci che i prossimi capitoli aumentino ulteriormente la tensione e il terrore. Un fumetto da non perdere per gli amanti dell’horror, e una lettura consigliata a chiunque apprezzi una storia ben costruita, visivamente intrigante, che non ha paura di esplorare il lato più oscuro della creatività umana.

Night of the Ghoul lo spettacolo comincia

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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