Nuovi stop per la produzione delle auto italiane, con notizie negative che questa volta riguardano gli stabilimenti di Stellantis. Dopo i prolungati periodi di fermo a Mirafiori per la FIAT 500 elettrica, anche gli impianti di Pomigliano d’Arco, Termoli e Pratola Serra si fermeranno per diversi giorni nel mese di novembre. La decisione è stata comunicata da Stellantis ai sindacati e rappresenta un ulteriore segnale della complessità che il settore automobilistico sta affrontando in questa fase di transizione.
Mancanza di domanda e adeguamento della produzione per Stellantis
La ragione dietro questi stop produttivi è la necessità di adeguare la produzione alle attuali condizioni di mercato, caratterizzate da una bassa domanda di veicoli elettrificati in Europa. Stellantis ha dichiarato che queste misure sono necessarie per garantire una gestione efficiente delle risorse e per adattare la produzione alle esigenze del mercato. La mancanza di ordini sta influenzando pesantemente il settore, e ciò si riflette inevitabilmente sulle attività produttive delle fabbriche italiane del gruppo.
Per i lavoratori e i sindacati non è certo una buona notizia, soprattutto alla vigilia dello sciopero previsto per venerdì 18 ottobre, una manifestazione di protesta che trova ulteriore giustificazione in questi stop.
Entrando nel dettaglio, lo stabilimento di Pomigliano d’Arco si fermerà per ben nove giorni: l’11, 14, 15, 18, 21, 22, 25, 28 e 29 novembre, interrompendo la produzione della FIAT Panda, già in difficoltà per il calo della domanda. A Pratola Serra, invece, i macchinari resteranno fermi l’11 e il 12 novembre, mentre nello stabilimento di Termoli la produzione di motori sulla linea Fire sarà sospesa dall’11 al 24 novembre, e quella delle linee GME/GSE/V6 verrà interrotta nelle giornate dell’11, 15, 18 e 22 novembre.
Stellantis ha ribadito il proprio impegno a garantire la continuità delle attività, anche in questo momento complicato, continuando a supportare i propri dipendenti. L’azienda ha dichiarato che il percorso è impegnativo e che richiede scelte difficili, ma rimane fiduciosa di poter affrontare la transizione insieme ai lavoratori, con una visione strategica per il futuro.
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Un futuro incerto per la produzione auto italiana
La crisi della domanda di veicoli elettrificati e le difficoltà nella transizione verso una produzione più sostenibile stanno mettendo a dura prova il settore automobilistico italiano. Gli stop agli impianti di Stellantis rappresentano solo una delle tante sfide che il gruppo deve affrontare per adattarsi a un mercato in rapida evoluzione. La situazione richiede una visione strategica e un impegno congiunto tra azienda e lavoratori per superare le difficoltà e garantire un futuro solido per la produzione di veicoli in Italia.
