Quando l’eco dei giocatori chiamava a gran voce un nuovo Dragon Ball Budokai Tenkaichi, difficilmente si poteva pensare a un suo ritorno dopo diversi anni e generazioni di console. Il 2024 invece, ha voluto interrompere un silenzio importante con Dragon Ball Sparking Zero, diretto erede dell’acclamata serie Budokai Tenkaichi che tenta di riprendere lo stesso feeling e vuole catapultare i fan in un turbine nostalgico fatto di numerosi contenuti, battaglie al cardiopalma e un roster di personaggi oltremodo vasto.
Siamo tornati nell’universo creato da Akira Toriyama per riscoprire una direzione più classica per un picchiaduro, che guarda maggiormente al fan e ai propri desideri ludici piuttosto che al bilanciamento finale, pronti a raccontarvi Dragon Ball Sparking Zero nella nostra recensione interamente dedicata al nuovo titolo 3D di Spike Chunsoft e Bandai Namco.
La proposta ludica scintillante di Dragon Ball Sparking Zero
Per addentrarci in questo nuovo picchiaduro, è importante entrare nel merito delle modalità di gioco, partendo dall’Episodio Battaglia, ovvero la modalità storia di Sparking Zero, che permetterà ai giocatori di rivivere gli eventi principali delle serie dell’opera dal punto di vista di diversi personaggi. Va sottolineata qualche mancanza in merito ad alcuni eventi, che tuttavia vengono compensati dai What If, ovvero segmenti alternativi di trama percorribili in base a certe decisioni prese durante le battaglie e gli intermezzi narrativi.
Diversi sono gli stili utilizzati per i racconti, alternando immagini con didascalie a scene 3D piuttosto statiche passando per qualche cutscene. In alcune di queste situazioni sarà possibile passare liberamente ad una visuale in prima persona per vivere le parti del racconto da un diverso punto di vista. Progredendo sarà possibile ottenere Zeni (la valuta di gioco spendibile) e sbloccare costumi e personaggi, dato che non tutti saranno disponibili sin da subito, altro aspetto che riprende i vecchi capitoli della serie Budokai Tenkaichi.
Durante la nostra prova abbiamo potuto notare una difficoltà degli scontri altalenante, dove in alcuni frangenti abbiamo risolto i conflitti in tranquillità, mentre in altri ci siamo trovati di fronte a ostacoli piuttosto notevoli, complice un’intelligenza artificiale non sempre tarata correttamente. Sebbene sia possibile abbassare il livello di difficoltà per avanzare più agevolmente nelle trame proposte, ciò impedisce di portare a termine gli incarichi necessari per sbloccare gli episodi What If, scelta abbastanza discutibile.
Il protagonista indiscusso di Dragon Ball Sparking Zero è ovviamente il combat system e il suo enorme roster di personaggi, in linea proprio con il passato della serie e che questa volta si è spinto ulteriormente in avanti grazie ai 182 combattenti presenti al lancio realizzati con molta cura. Pad alla mano, la sensazione restituita è la stessa di quasi vent’anni fa ma in chiave moderna, capace di divertire sia gli appassionati più pratici che i neofiti. Passare diverso tempo in modalità allenamento è fondamentale per assimilare tutte le meccaniche di combattimento proposte, tra attacchi concatenati, proiezioni, prese, parate, slanci, colpi derivanti dalla carica dell’aura e molto altro ancora.
Non tutto è rosa e fiori però, poiché diverse imprecisioni talvolta inspiegabili possono macchiare gli scontri, che nel complesso si dimostrano veloci e spettacolari. Parliamo nello specifico di hitbox talvolta anomale, timing delle mosse e gestione della telecamera. Fa il suo ritorno la modalità Sparking, raggiungibile caricando oltre il limite la propria aura, che permette combo più lunghe concatenabili e l’accesso ad una mossa finale devastante.
Tra le altre modalità offerte troviamo le classiche Battaglie a Squadre, dove è possibile affrontare CPU e altri giocatori, oppure un particolare tipo di battaglia dove un regolatore di punti imporrà un limite sui personaggi selezionabili in base alla loro potenza, per favorire un certo bilanciamento alle squadre. Vi sono anche delle sfide intrinseche legate all’esperienza da completare che ricompenseranno il giocatore con diversi premi, le quali riguardano l’utilizzo di vari personaggi in modi specifici o il completamento di tornei, questi ultimi creabili anche con regole personalizzate.
La sezione dedicata al negozio, invece, permette di spendere gli Zeni ottenuti in sblocco di personaggi, costumi, capsule per potenziare i guerrieri, musiche ed elementi per personalizzare la Carta Giocatore che ci rappresenterà negli scontri online, rivelatisi interessanti e parte focale dell’esperienza in futuro. Non manca poi la possibilità di invocare i tre draghi del brand con le Sfere del Drago ottenibili in diversi modi, garantendo ulteriori sblocchi di contenuti.
Insomma, Dragon Ball Sparking Zero è un parco giochi tematico ottimamente orchestrato che non manca di offrire ore e ore di contenuti ad ogni tipo di giocatore che vuole approcciarsi al titolo, consapevoli che l’offerta è chiaramente mirata ai fan, e gli appassionati di picchiaduro più tecnici potrebbero storcere il naso di fronte ad alcune scelte optate per il combat system.
Budokai Tenkaichi in Unreal Engine
Dal punto di vista tecnico, Dragon Ball Sparking Zero si presenta all’appuntamento tirato a lucido, con un Unreal Engine 5 in buona forma che dà il meglio di sé quando vengono impiegati tutta una serie di effetti speciali assolutamente pregevoli a schermo. Lo stesso non può dirsi per le texture e il dettaglio grafico generale, dove non sono rari durante alcuni frangenti dei caricamenti ambientali in tempo reale piuttosto sgraziati. Qualche modello meno definito rispetto al resto non intacca una resa complessiva davvero buona per il tipo di prodotto, che porta il brand di Dragon Ball a nuove vette estetiche nel campo videoludico.
Il framerate è rimasto piuttosto solido durante tutta la prova su PS5, dove i 60 fps sono stati garantiti la maggior parte del tempo con leggere fluttuazioni non gravi. Dal punto di vista sonoro invece, troviamo ottimi doppiaggi in giapponese e inglese, e musiche originali assolutamente convincenti ad accompagnare i furenti scontri. Anche il DualSense viene chiamato in causa, con il suo feedback aptico durante alcune fasi di colpi a base di energia, e con i suoi grilletti adattivi che si fanno sentire durante la ricarica dell’aura.
Conclusioni
Dragon Ball Sparking Zero è senza alcun dubbio uno dei migliori picchiaduro in 3D della serie di Akira Toriyama. I ragazzi di Spike Chunsoft sono riusciti a confezionare un prodotto completo, fortemente nostalgico ma attento ai requisiti di un picchiaduro in tre dimensioni moderno. Qualche sbavatura qua e là non annulla l’ottimo lavoro svolto sulla giocabilità complessiva e sul comparto audiovisivo, che, seppur non privo di imperfezioni, restituisce delle sensazioni davvero ottime.
Il roster sterminato e ottimamente caratterizzato è ciò che rende principalmente Dragon Ball Sparking Zero un più che degno erede del vecchio filone di Budokai Tenkaichi, e l’aria che si respira giocando e fruendo di tutti i suoi contenuti è proprio quella di un passato glorioso tanto acclamato dai fan di Dragon Ball, che oggi possono gioire davanti a un picchiaduro in tre dimensioni con tutti i crismi del caso.
Dragon Ball Sparking Zero
Voto - 8.5
8.5
Dragon Ball Sparking Zero è un picchiaduro 3D sviluppato da Spike Chunsoft e pubblicato da Bandai Namco, disponibile su PS5, Xbox Series X/S e PC.