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Until Dawn, la recensione del remake: nuova versione, stessa sostanza

Ebbene si, siamo pronti a tornare nel cuore oscuro della notte con Until Dawn che si ripresenta in una veste grafica aggiornata, c’è di nuovo da tremare, scegliere, e… cercare di non far morire tutti! Questo remake ci riporta agli orrori di Blackwood Mountain, ma con qualche piccola novità. Che siate veterani o nuovi giocatori preparatevi a vivere o rivivere ogni brivido e seguite la nostra recensione completa.

Un Incubo Interattivo

Questa nuova versione di Until Dawn rimane fedele alla sua narrativa originale, che ruota attorno a un gruppo di giovani amici che si ritrovano in una baita isolata su una montagna, un anno dopo un tragico incidente. La storia si sviluppa più o meno nello stesso modo, con solo alcuni cambiamenti durante il prologo che rendono gli eventi un po’ più personali e aiutano il giocatore ad empatizzare con i personaggi.

Il tutto viene presentato in modo molto cinematografico, permettendo al giocatore di influenzare gli eventi attraverso una serie di scelte e azioni che determinano il destino dei protagonisti in un mondo dove ogni decisione, anche la più banale, può avere ripercussioni sul futuro, grazie all’ormai celebre meccanica dell’Effetto Farfalla.

Until Dawn PS5 Recensione copertina

Il remake non apporta cambiamenti significativi alla trama di base, i nuovi giocatori troveranno intrigante il modo in cui la tensione si accumula gradualmente, mentre i veterani noteranno piccole differenze nelle interazioni tra i personaggi, offrendo nuovi spunti per esplorare la narrativa già conosciuta. Ciò che colpisce di più è la capacità del gioco di mantenere un equilibrio tra le dinamiche classiche dei film horror e un’esperienza interattiva che rende il giocatore il vero protagonista della storia.

L’atmosfera tesa e l’ambientazione aiutano il giocatore a immedesimarsi nei protagonisti, mentre i cliché horror, come i personaggi stereotipati, vengono sfruttati in modo divertente e consapevole. Tuttavia, la trama ha alcuni punti deboli come una anticlimatica prevedibilità dei colpi di scena e per la superficialità nello sviluppo di alcuni dei protagonisti.

Scelte e Conseguenze

Dal punto di vista del gameplay, il remake introduce alcune modifiche, la più evidente è il passaggio dalla visuale a telecamera fissa a quella in terza persona sopra le spalle, che immerge il giocatore in modo più diretto nell’azione e rende l’esperienza più moderna, ma senza compromettere l’atmosfera cinematografica del gioco. Tuttavia, alcuni fan dell’originale potrebbero sentire la mancanza delle telecamere fisse che contribuivano a creare una tensione più rigida e controllata.

Il gioco rimane comunque incentrato sui Quick Time Events (QTE) e sui momenti decisionali che influenzeranno profondamente il destino dei personaggi.

Until Dawn PS5 7

Un’altra novità di questa nuova edizione di Until Dawn è l’assenza del pulsante di corsa: ora i personaggi si muovono a velocità variabile in base al contesto. Anche se non sembra un cambiamento drastico, altera leggermente la dinamica del movimento aumentando il pathos e l’immersività, ma possiamo immaginare che questa decisione non piacerà a tutti. Infine anche i totem, ora includono nuove categorie che forniscono informazioni aggiuntive, aumentando la rigiocabilità e il divertimento per i più completisti fra voi.

Qualità grafica da Brivido

Il miglioramento più significativo del remake però è certamente a livello visivo. Utilizzando l’Unreal Engine 5, Until Dawn sfoggia una grafica notevolmente più dettagliata, con modelli dei personaggi e ambientazioni che sembrano quasi fotorealistici. Le espressioni facciali e i movimenti dei protagonisti sono molto più naturali, in particolare durante i momenti di tensione o terrore. Questo aiuta a trasmettere meglio l’ansia e il panico, rendendo ogni decisione ancora più carica di conseguenze emotive.

Una scelta stilistica controversa invece è stata la rimozione del filtro blu presente nell’originale, che conferiva all’intera esperienza una tonalità fredda e oppressiva, simbolica della lunga notte che i protagonisti devono affrontare.

Until Dawn PS5 9

Mentre alcuni giocatori potrebbero sentire la mancanza di questo filtro, c’è da dire che la nuova illuminazione mette in risalto i dettagli grafici, rendendo visibili trame e particolari che prima risultavano nascosti e donando una nuova atmosfera alle scene del gioco.

Uno dei più grandi difetti di Until Dawn però è il suo essere bloccato a 30 FPS in qualsiasi caso nonostante il passaggio a un motore grafico moderno, il che potrebbe deludere chi sperava in una maggiore fluidità di gameplay. Tuttavia, trattandosi di un gioco incentrato più sulla narrazione che sull’azione frenetica, questo compromesso è accettabile, anche se certamente non ideale.

Until Dawn: il ritorno al terrore

Il remake di Until Dawn è un’operazione affascinante che riesce a modernizzare un classico del genere horror senza snaturarne l’essenza. I miglioramenti grafici, le nuove opzioni di accessibilità e alcune piccole modifiche al gameplay offrono un’esperienza più raffinata e accessibile ai nuovi giocatori, pur mantenendo intatto l’impatto emotivo della storia originale.

Until Dawn PS5 6

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Tuttavia la decisione di vendere il remake di Until Dawn al prezzo di 60€ senza offrire un’opzione di upgrade di nessun tipo per i possessori del gioco originale ha suscitato diverse critiche tra i recensori. Molti considerano questo prezzo eccessivo poiché nonostante il miglioramento grafico e alcune modifiche al gameplay, la mancanza di contenuti aggiuntivi significativi ha fatto sollevare dubbi sul se ne valga la pena acquistare il prodotto al lancio.

In definitiva, Until Dawn rimane un’esperienza memorabile che siate un nuovo giocatore o un fan di vecchia data che vuole rivivere l’avventura con una veste grafica aggiornata la sostanza del gioco è rimasta la stessa, non solo con gli stessi pregi ma restano praticamente invariati anche i difetti. Se cercate innovazioni significative nel gameplay o contenuti aggiuntivi, potreste rimanere delusi, ma se volete solo provare a sopravvivere nella lunga notte di Blackwood Mountain, Until Dawn sarà pane per i vostri denti.

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Rino Lazzizzera

Rino Lazzizzera

Nato (quasi) con la prima xbox in mano. il mio primo videogame è stato The Getaway per PS2 ed è stato letteralmente amore a prima vista (mai vista una alfa romeo in un videogioco prima di allora). Appassionato di videogiochi ma anche di Informatica, Tecnologia e Meccanica. Mi trovate praticamente ovunque e su qualunque piattaforma con il nick "Nevarnost"

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