Si vociferava da tempo che Disney+ stesse pensando di creare dei “canali TV” dentro la sua piattaforma con programmazione dedicata a specifici prodotti. Una specie di ritorno dell’azienda a un modello televisivo classico, dove gli utenti praticamente selezionano il canale e si ritrovano a vedere prodotti scelti dalla piattaforma e non da loro.
Dopo aver attuato diverse strategie per fare in modo che l’azienda non perdesse tanti soldi, lo staff si è messo a pensare a un modo per attirare ancora più clienti sulla sua piattaforma. Dana Walden, direttrice della sezione intrattenimento dell’azienda, ha dichiarato a Bloomberg che ora si trovano in un modo dove non sono solo responsabili di far arrivare ai clienti degli ottimi prodotti ma anche delle nuove innovazione tecnologiche, che ora stanno sperimentando con una flessibilità che prima non avevano. E i canali, a quanto pare, rientrano proprio in questa sperimentazione.
Essi servono infatti per far trovare agli spettatori opere da vedere senza troppa fatica, in modo da ottenere anche un aumento delle ore di visione sulla piattaforma, che attualmente sono minori rispetto a concorrenti come Netflix e Amazon Prime Video e più o meno alla pari con Tubi.
I canali tematici di Disney+
I canali di Disney+ andranno “in onda” 24 ore su 24 tutti i giorni e saranno in totale quattro: Hallowstream (canale con programmazione che varia in base alla stagione), Hits and Heroes (storie d’azione da Disney, Marvel e Stars Wars), Throwbacks (classici del cinema e della televisione) e Real Life (documentari e film biografici). Rispetto a quanto rivelato in precedenza, manca totalmente il canale dedicato ai minori, mentre i canali dedicati all’azione e alla programmazione stagionale hanno cambiato nome (prima erano indicati come Epic Stories e Seasonal).
È possibile comunque che il nome del canale stagionale cambi con la sua programmazione, anche perché è impossibile non collegare il nome Hallowstream a Halloween e all’autunno in generale. Un peccato che non sembri poi esserci un canale dedicato completamente all’animazione, da sempre uno dei business principali dell’azienda, nonostante le idee di alcuni CEO e i deludenti risultati recenti di “classici” come Strange World e Wish.
